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Post n°4 pubblicato il 14 Aprile 2008 da petty1965

Diritti umani, per gli Stati Uniti
la Cina non è più in "lista nera"

Fra le situazioni peggiori, il Pakistan, l'Afghanistan e la Corea del Nord
"Cuba resta ancora sotto il controllo totalitario di Raoul e Fidel Castro"

 

WASHINGTON - La Cina, ospite di prossimi Giochi Olimpici, non è più nella lista nera Usa dei Paesi responsabili del maggior numero di violazioni dei diritti umani. Lo rivela un rapporto annuale diffuso oggi dal Dipartimento di Stato americano. Ma il giudizio è ugualmente severo: la Cina continua a negare alla sua popolazione diritti umani e libertà di base - si legge nel documento - e continua a interferire nella attività dei media e a torturare i prigionieri. La lista nera stilata dal Dipartimento di Stato comprende quest'anno Corea del Nord, Birmania, Iran, Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan. La Cina era stata inclusa nella lista negli ultimi due anni.

Il rapporto segnala notevoli miglioramenti sul fronte del rispetto dei diritti umani in quattro Paesi: Marocco, Mauritania, Ghana e Haiti. In Russia, le violazioni continuano a scavare un solco tra il governo e i suoi cittadini, afferma il rapporto: "La centralizzazione del potere nel ramo esecutivo, la corruzione e l'applicazione selettiva del rispetto della legge, una Duma passiva, le restrizioni nei confronti dei media" non fanno che peggiorare la situazione.

Male anche la Birmania per tutto il 2007, che ha amplificato il suo "comportamento già orrendo" in materia di rispetto dei diritti umani. "Durante l'anno passato, il regime ha continuato a perpetrare uccisioni extragiudiziarie e si è reso responsabile di sparizioni di persone, detenzioni arbitrarie e illimitate, stupri e torture", sostiene il documento.

Gli Usa rilevano un "profondo deterioramento dei diritti umani" nel 2007 anche in Pakistan, a causa dello stato di emergenza proclamato dal presidente Pervez Musharraf con la sospensione di molte delle libertà civili. Mentre in Libano "i progressi nel campo della democrazia e dei diritti umani continuano a trovare ostacoli sotto forma di una campagna di violenze e assassinii e tentativi, da parte di forze appoggiate da altri Paesi, di impedire il funzionamento del governo".


In Afghanistan la situazione continua a essere precaria "a causa delle attività omicide degli insorti, di un governo e di istituzioni deboli, della corruzione e del traffico di droga e di un conflitto in corso da oltre due decenni". Nella Corea del Nord "il regime repressivo continua a controllare quasi tutti gli aspetti della vita dei cittadini, negando libertà di espressione, stampa, raduno e movimento". Negativo anche il quadro dell'Iran, dove l'attuale regime "viola la libertà di espressione e di raduno e ha intensificato le sue azioni contro dissidenti, giornalisti e tutti coloro che non concordano con la politica di arresti arbitrari, detenzioni, uso eccessivo della forza".

In Siria la situazione dei diritti umani "è peggiorata ulteriormente nel 2007", mentre Cuba resta "sotto il controllo totalitario di Raul Castro e di Fidel Castro" e il regime "continua a negare ai suoi cittadini diritti umani e libertà di base".

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 21 Novembre 2005 da petty1965
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Post n°2 pubblicato il 09 Novembre 2005 da petty1965
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Post n°1 pubblicato il 09 Novembre 2005 da petty1965

Per favore, leggete questo documento fino in fondo. Non vi chiedo che pochi minuti del vostro tempo.

Scrivo queste poche (spero) righe con l'unica intenzione di portare a conoscenza una situazione che la maggior parte dei media cerca di tener nascosta.

Da diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di resistenza organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Lione (TAV).

Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano pochi e comunque motivati solamente dal fatto che "gli passa il treno sotto casa". Nella manifestazione di Giugno c'erano 30000 persone (in tutta la Val Susa ci sono 50000 abitanti).

Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in realtà; i motivi veri (che vengono metodicamente nascosti dai media) sono ben altri:

1.. La tratta Torino-Lione è completamente inutile: nella Val Susa esiste già una linea ferroviaria sotto-utilizzata, in grado di reggere il traffico richiesto (considerando i tassi di crescita) almeno fino al 2050.

2.. La linea in costruzione è esclusivamente merci, non si avrebbe alcun vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da Torino a Lione. I treni passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella linea storica con i tempi di percorrenza attuali.

3.. Nel tratto montano (e quindi da Torino alla Francia), comunque non sarebbe una tratta ad alta velocità perché la conformazione del terreno montano non la rende possibile.

4.. L'amianto sotto al Musinè c'e' veramente (è già ampiamente dimostrato), e nei progetti non c'è il minimo accenno ad un piano di messa in sicurezza dell'amianto estratto (è previsto semplicemente uno stoccaggio in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della ValSusa verrebbe distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di Torino ed in Torino stessa. Le malattie causate dalla respirazione di anche solo 1 fibra di amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo l'inalazione. Dal momento della diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di vita medio è di 9 mesi.

5.. Il corridoio 5 (tratta Lisbona-Kiev) di cui questa tratta sarebbe parte fondamentale non esiste: da Trieste verso est l'opera è bloccata in tutti i suoi aspetti.

6.. Finanziariamente è un disastro annunciato: perché vada in attivo, nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno. Per questo motivo, al momento nessun privato si è
impegnato finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è costosissima, ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella finanziaria di questi giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi opere. Gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i finanziamenti europei.

7.. Se dovessi elencare tutte le implicazioni legali del ministro Lunardi (mi spiace, ma non riesco proprio a dare dell'onorevole ad una persona del genere) questo documento diverrebbe troppo lungo. Dico solo che l'appalto per la costruzione del tunnel di 52Km (7,5 miliardi di euro) è stato vinto da una ditta francese che l' ha subappaltato alla francese RockSoil, di proprietà della moglie.

Forse ora è più chiaro e motivato perché nelle proteste dei ValSusini sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le istituzioni di tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito politico di appartenenza.

Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha già eliminato la tratta Torino-Lione dalle opere da finanziare dallo stato italiano (nonostante quanto riferito dai media). L'unico obiettivo di chi il TAV lo vuole fare è quello di agganciare la pioggia di finanziamenti europei per le grandi opere; per far questo, devono entro fine anno poter dire che i lavori sono iniziati.

Lunedì 1 novembre ho partecipato al blocco dei lavori a Mompantero: in 500 persone (saremmo stati molti di più, ma alla maggior parte delle persone è stato impedito di raggiungere i luoghi della protesta, militarizzando Susa) abbiamo bloccato senza alcuna violenza per un giorno intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell'ordine. La notizia che i siti siano poi stati presi in possesso dalle forze dell'ordine in nottata (quando non c'era più nessuno ad opporsi e verificare) sembrerebbe falsa, alcune persone hanno verificato il giorno successivo che i siti erano ancora sgombri.

La questione NoTAV non è una questione di sinistra o destra: l'opposizione è trasversale, ed ogni persona di buon senso che sia informata sul problema non ha difficoltà a capire le nostre ragioni. Il problema è che la voce dei NoTav viene puntualmente soffocata dai media, per la grande quantità dei finanziamenti europei in gioco. Personalmente penso che anche i più accesi interessati questo lo sappiano benissimo, e dell'opera non gli importi proprio nulla. L'unica loro preoccupazione è farsi rigirare nelle loro casse i soldoni europei.

Non chiedo a chi legge questo messaggio di crederci ciecamente, ovviamente può essere inteso come propaganda di parte, ma di informarsi anche dal altre fonti indipendenti. Purtroppo il quotidiano La Stampa ed il telegiornale regionale di Rai 3 sono le fonti di informazione che si sono rivelati più corrotti e di parte, non solo nei commenti alle notizie ma anche nel continuo riportare notizie false.

Qualche anno fa è venuta una troupe di Report diversi giorni in valle a fare un servizio sul problema. Risultato: il servizio non è; mai andato in onda ed il giornalista è stato quasi licenziato.

Il mio intento non è solo di convincervi sulle nostre ragioni, ma prevalentemente di informarvi. Se credete che le informazioni di questo messaggio siano false, vi invito a verificarle. Penso che poi la convinzione venga da sola.

Vi prego di inoltrare questo documento al maggior numero di persone possibile.

  Un normale cittadino che crede ancora nella democrazia

 
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