Mc Curly's Hell

La mia prima vampira:


La storia di LadyFrancesca
Come sempre ero in giro, una serata magra al locale, pochi clienti e pochi soldi proprio ora che a maggior ragione il mio lavoro mi serve per mangiare.Quella notte, la notte che mi ha cambiata per sempre, stavo tornando a casa, mi si avvicinarono un uomo, avvolto in un cappotto scuro e una donna dai lunghi capelli neri - clienti - pensai, gli dissi: "cambiate aria, per stasera abbiamo chiuso". Mi si avvicinarono, senza parlare lui mi attirò a sè e mi baciò. Un lungo caldo bacio... Lei invece prese a leccarmi il collo… Poi, le sue labbra si scollarono dalle mie e allora parlò: "La tua vita non ti piace, vero Francesca?", sgomenta gli risposi: "come conosci il mio nome?” e lui ridendo: “non importa - riprendendo a baciarmi mentre lei continuava a leccarmi il collo - dimmi solo se vuoi cambiare vita…” mi veniva da ridere a quelle parole, pensavo - ma chi si credono di essere??? - e per provocarli gli dissi: “Salite da me, magari non mi cambiate la vita, ma almeno passeremo una bella serata”. Fu a quel punto che stringendomi più forte a sé, mi sentii come prigioniera, trattenuta da una forza che di umano aveva molto poco “Lasciami andare” gli dissi, e lui “rilassati, è solo un attimo” e detto questo, dove lei mi leccava avvertii un dolore misto ad un piacere immenso, sessuale e contemporaneamente mistico, mi prese facendomi svenire. Mi risveglia dopo qualche ora, nel mio appartamento, stesa sul divano con lui accanto. Lei era probabilmente in bagno, da dove proveniva lo scroscio dell’acqua che mi aveva svegliata. Il collo mi doleva, toccandomelo sentii bagnato e guardandomi la mano vidi due macchie di sangue. La paura si impadronì di me, saltai giù dal divano gridando “COSA MI AVETE FATTO, COSA MI AVETE FATTO BASTARDI!!” e prendendo il vaso dal tavolino glielo tirai colpendolo in pieno viso. Il vaso andò in frantumi, ma la sua pelle non ne fu minimamente scalfita ed io con la paura in petto caddi come stordita ai suoi piedi. Arrivò lei, avvolta in uno dei miei teli da bagno e mentre lui ghignava malignamente disse: “Da oggi il tuo nome è LadyFrancesca, la tua bellezza resterà per sempre tale e non invecchierai più, io sono la tua Maestra, sto per darti la vita, una vera vita. Quella vita che più volte hai desiderato e mai sei riuscita ad avere. Puoi averla, dovrai esserne orgogliosa perché non sarai più umana, ma ti leverai ad un altro rango dell’esistenza, quello di Vampiro.” Mi sentivo smarrita, tutto ciò che quella splendida donna stava dicendomi non aveva senso - I VAMPIRI NON ESISTONO - continuavo a ripetermi, ma nel frattempo mi ero alzata e avevo controllato nello specchio che i due buchini sul mio collo c’erano effettivamente. Milioni di stupide storie avevo letto, e tante volte avevo guardato, rapita e affascinata DRACULA di Coppola, e allora con l’aria di chi la sa lunga dissi: “Si certo, siamo tutti vampiri, peccato che io so che i vampiri non si riflettono negli specchi…”, fu in quel momento che lui sedutosi mi disse: “La letteratura ha fondi di verità, ma non è assoluta. Io sono Legio e la tua Maestra e Lallix, siamo un coppia delle tenebre da molti secoli ormai. Puoi unirti a noi, entrare nel nostro clan, sarai ben accetta e riceverai protezione, ma entro un‘ora dovrai fare la tua scelta: diventare nostro cibo e morire, oppure completare la tua trasformazione, il tuo patto di sangue”. Continuavo a non capire, a non accettare. La mia misera vita di solitudine aveva preso davvero una strana piega. Ed io che da piccola aspettavo il principe azzurro… Che idiota! Ma a quel punto la decisione fu fulminea: non avevo nulla da perdere. Accettai di completare il patto di sangue. Lallix si fece un taglio sul polso e da lì mi fece bere. Ora in nostro sangue era unico. Fuso. Mi sentii pervadere da una forza immensa, da un calore che mi diede potenza e bellezza ulteriore. Ero una di loro. Poi Legio mi spiegò che di giorno dovevo continuare a confondermi tra quella che una volta era la mia gente, perché anche quella del sole era una cazzata inventata ad arte dalla letteratura, ma di notte dovevo fare attenzione, perché come cacciavano i vampiri, la notte c’erano mischiati fra le genti anche i Lycan, i lupi mannari, che come ho saputo poi da poco, sterminarono la famiglia di Lallix secoli fa. Avrei potuto tenermi il lavoro quindi. Bene, sarebbe stato un ottimo mezzo per trovare “cibo” mi dissi.Da allora la mia vita è fatta di sangue, di prede che attiro con la mia sensualità e di battaglie, in cui combatto accanto a Lallix e Legio con l’aiuto della mia fedele pistola, ma dentro me, uno sprazzo d’umanità c’è ancora: non sento il bisogno di stare insieme agli altri solo per fare branco, nel profondo sono ancora alla ricerca della mia altra metà del cielo…