Uno che pensa

Terribile calcolo previsionale di uno studente di matematica


 La teoria degli shock progressivi evidenzia che finché non si riuscirà ad intervenire concretamente sui meccanismi alla base del malfunzionamento del sistema Euro, anche misure apparentemente risolutive tenderanno a perdere in poco tempo efficacia richiedendo il varo di ulteriori interventi altrettanto importanti e inutili.Il vero problema è duplice: il ritardo con cui la politica europea si muove per gestire la crisi da un lato el'arrogante e cieco egoismo della Germania che rifiuta ostinatamente di andare incontro alle esigenze del resto d'Europa. In questo periodo di crisi la Germania sta guadagnando cifre da capogiro sulla pelle degli altri partner europei e questo fa comodo alla Merkel che tra meno di un anno si deve ripresentare alle elezioni. Per puro calcolo elettorale la Merkel sta demolendo in pochi mesi ciò che si è faticosamente costruito in 60 anni dal dopo guerra a oggi. Ciò che veramente colpisce in questa tragedia greca è che sempre più spesso si sentono fonti politiche ed economiche tedesche parlare con folle tranquillità della possibilità di una uscita ordinata della Grecia dall'Euro o dall'Unione Europea, della possibilità che la Grecia possa recuperare competitività attraverso la svalutazione della propria moneta nazionale, nonché della possibilità che l'uscita della Grecia dall'Euro possa essere gestita senza particolari affanni dagli altri Stati dell'Area. Verosimilmente nessuno può avere la più pallida idea di cosa succederebbe davvero alla Grecia ed all'Europa intera se lo stato ellenico decidesse (o fosse costretto) ad uscire dall'Euro. Infatti è molto realistico pensare che il sistema bancario ellenico, che solo a parlare di default ha perso in due giorni depositi per 1,2 miliardi di euro e che è ora mantenuto in vita dalle bombole d'ossigeno della BCE, collassi nel giro delle prime 24 ore dall'uscita dall'Euro.Chi è tanto folle da escludere che, al degenerare della situazione, i grandi Fondi e le grandi banche non si mettano al sicuro vendendo in massa tutti i titoli europei del debito pubblico ? Un atto generalizzato ed indiscriminato che travolgerebbe immediatamente il sistema bancario spagnolo già al limite della sopravvivenza e subito dopo i nostri tioli di stato.Ma se si giunge a tanto come si può non prevedere con la quasi assoluta certezza che la grande speculazione internazionale decida di puntare sulla disgregazione dell'Area Euro? Basterebbe una spintarella per generare enormi guadagni ma in pochi giorni la nostra moneta e tutti i bilanci statli collasserebbero accelerando l'avvitamento della crisi nel vortice finale.Siamo nelle mani di ottusi incapaci i quali, ottenebrati dal loro calcolo politico, non si rendono nemmeno conto del disastro a cui ci stanno portando.Secondo un calcolo statistico basato su coefficienti di media gravità l'intera zona Euro collasserà entro i prossimi 12 mesi.Se il calcolo lo ripetiamo con coefficienti di gravità elevata (come appaiono a mio avviso essere nelle realtà) la zona Euro collasserà entro 6 mesi.Il punto di non ritorno, superato il quale qualunque provvedimento si prenda non sarà più sufficiente o utile risulta essere, in entrambe le simulazioni statistiche, il 24 giugno 2012 !!!Se entro quella data la situazione non verrà normalizzata inizierà la catena dei default statali : Prima a cadere la Grecia, seguita da Spagna e Italia, poi il Belgio, la Francia e l'Olanda. Può darsi che Germania Finlandia e Austria riescano a non fallire ma per loro si aprirebbero scenari di recessione e miseria come mai la storia umana ricorda.