Caffè Letterario

stupidità e cioccolata.....


Francesco Maria G., mio vecchio amico, è un uomo molto simpatico e abbastanza ricco, due doti queste che gli danno il diritto, una cosa che mi ripete in continuazione, di essere oggetto di attenzione da parte del gentil sesso.Mi raccontava, qualche tempo fa, di aver messo gli occhi addosso a una tale Luisanna, moglie di un artigiano di preziosi, che, con una studiata e malcelata indifferenza, sta rendendo alquanto temeraria la sua impresa di conquistarla. Questa Luisanna, è vero, è una donna molto graziosa ma, secondo l’opinione di chi la conosce, anche stupida. Orbene, molti dicono che la stupidità aggiunga un fascino speciale ad una moglie carina. Dicono anche che molti mariti siano entusiasti della stupidità delle loro graziose mogli, perché vi scorgono un certo candore infantile. Certo è che la bellezza fa miracoli. In una donna bella tutti i difetti morali, più che repulsione o disgusto, suscitano attrazione: il vizio stesso diventa fascino. Ma che succede quando la bellezza sfiorisce, scompare?O peggio: cosa accade a una donna che non è mai stata bella? Deve dimostrare, innanzitutto, di essere cento volte più intelligente di un uomo per suscitare, se non amore, almeno rispetto.E’ per questo che io ho un debole per Gertrude, titolare di una cioccolateria. I soliti maligni vanno dicendo in giro: altro che l’intelligenza della Gertrude, è la cioccolata che lo affascina e attira e rende lei dolce e tenera ai suoi occhi! Se la gente si facesse i fatti suoi!