Caffè Letterario

peccata mundi...


Ti confesso, Vania, che a volte mi sorprendi con le tue domande semplici e micidiali allo stesso tempo. Mi stai chiedendo: cos'è "peccato" ? Senza pensarci, mi viene di risponderti l'indifferenza, il cinismo, l'ignoranza, l'abitudine, la noia. Però la cosa importante, a mio avviso, non è tanto definire il peccato, quanto stabilire dove vengono ideati, pensati, fabbricati i nostri peccati: in terra o in cielo? E' possibile, sai, che sia in cielo! Che significato avrebbe sennò l'espressione"non indurci in tentazione" ? Se è così, Bukowski aveva visto giusto: i nostri peccati vengono fabbricati in cielo, per creare qui sulla terra il nostro inferno, del quale, pare, non riusciamo a fare a meno. Stai sorridendo! Questo  mi dice che, forse, me la son cavata per il rotto della cuffia. Ma, per evitare qualche altro argomento impegnativo, che ti frulla per la testa, ti dico che devo scappare non prima, però, di ricordarti che m'hai promesso di vederci stasera. E porta con te il tuo sorriso, che è simile a quei miti, piacevolissimi e colorati tramonti di primavera, con voli di gabbiani e profumo di salsedine; simile a spuma d'onda che t'accarezza il corpo. Abbi sempre cura dell'amore che è in te, perché solo così saprai aver cura di chi ami.  Ti abbraccio.