Caffè Letterario

...Come Steve McQueen...


Guardo l'ultimo sole di questa giornata che s'acquieta nel mare e copre, con il silenzio, pensieri nascosti che la mente si diverte a sbirciare nell'anima, da un lembo scostato da mani fatte di parole dolci come il miele, di sogno condiviso. Ho tra le mani un libro di poesie e vi leggo con occhi incantati e avidi: cerco altri sogni da condividere, profumi di viole, terra umida di bosco, azzurro che, attraverso gli occhi, mi prenda alla gola, odori della notte, cose semplici, da tenere a mente, per le risposte alle domande di domani. Prima o poi, lo so questo, arriverò in un porto, ma da naufrago. E continuo a percorrere la mia strada, incrociando uomini che non sanno, o fanno finta di non sapere, che potrebbero essere me ed io loro. Ci sono momenti in cui ti abbandoni al pensiero, come in un abbraccio, di voler vivere una vita diversa, discorde, nei modi e nei fatti, dalla tua; di mettere da parte quella pacatezza che, agli occhi degli altri, può apparire impaccio o timidezza. E c'è, pure, una forma di infelicità che è legata al nostro passato, a ciò che abbiamo fatto passare senza dargli valore, che avevamo sotto mano e non abbiamo saputo goderne. Vieni, dolce Vania, smettiamo di filosofare e andiamo al bar del porto a bere un bel whisky. Intanto, dedico a te questi versi e a me la canzone: stasera, voglio diventare come Steve McQueen. (Vander)Un gesto di zafferanoappoggi appena sulle labbra,un'attitudine senza redenzione.Mentre un urlo sale dal profondoscuotendo la terra cava, canagliacome diavolo o divorzio. E' l'anima.Non so bene spiegartima se guardi per terra vedrai queste vene muoversicome radici, qui dove le lettere si sciolgonoper disegnare il limite del bosco,lì dove abbandonammo l'anima al silenzio.Alberto Pellegatta