IL PARADISO è LASSU'

"SOONER OR LATER WE MUST TRY...LIVING."


Sono qui.Sospesa.Fuori piove,e le macchine sfrecciano veloci sull'asfalto bagnato.Anziane signore in bicicletta si riparano dalla pioggia che cade leggera con un ombrellino di quelli piegevoli,che alla prima folata di vento non reggeranno di sicuro.Le nuvole tuonano,brontolano,si lamentano,come se li dove sono fossero scomode.La mia meteoropatia sopraggiunge,gli occhi si chiudono per trattenere le lacrime.Ma loro sono più forti,e lo sanno.Fuoriescono come un fiume in piena,senza badare a non far danni,senza badare alle mie dita fredde che cercano di fermarle.In queste lacrime vedo persone che non mi appartengono,"ciao,come stai?" solo di educazione,e non di affetto,sorrisi svaniti e abbracci che mi mancano,risate che non avrò più e amicizie che se ne vanno.Parole sfumate in un alone opaco,oggetti che scivolano leggeri via dalle mie mani,che non hanno più forza per stringere,per afferrare quello che stanno perdendo.Sono qui.In bilico.Una routine interrotta.Niente più autobus,niente più mp3 nelle orecchie e sciarpa intorno al collo nelle giornate più fredde.Niente più cani portati a passeggio alle 7 del mattino.Niente più scale fredde su cui sedersi e aspettare.Aspettare che qualcosa cambi,aspettare che qualcuno cambi.Ho voglia di camminare a testa in giù,per vedere se le persone sono più buffe di quello che sembrano normalmente.Ho voglia di pensare che non sia tutto qui,ma che qui e più su ci sia ancora spazio per le mie parole.Ho voglia di credere che il mondo si altro,e non tutto questo.