le cronache di vania

IL CONTROLLO DELL'ISTRUZIONE


 La legge nr.5 emanata il 7 gennaio 1929 mise fine al problema dell'approvazione dei libri di testo, prevedendo l'introduzione del libro di Stato partire dall'anno scolastico 1930-1931.il libro unico segnò un decisivo e radicale cambiamento di prospettiva. La legge annunciava un libro comune per la prima e la seconda classe e testi differenziati dalla terza alla quinta, che ogni tre anni dovevano essere sottoposti a una revisione.L'interesse del regime per questa impresa si manifestò nello sforzo impiegato: vennero stampati, distribuiti e venduti più di 5 milioni di libri.Gli anni 30 ,gradualmente, attraverso il controllo dei maestri e dei professori (il giuramento) degli apparati extrascolastici e lavorativi (ONB) e dei libri di testo, videro la fascistizzazione del mondo giovanile e l'instaurazione di un conformismo culturale e scolastico di regime, a cui il mercato editoriale fu strettamente correlato.La Mondadori raggiunse sostanzialmente il controllo del mercato editoriale fascista nel 1936 e da qui partì la sua fortuna.E' importante ricordare che questo notevole sforzo editoriale è potuto riuscire grazie alla collaborazione di molti artisti, pittori, scrittori, come il premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda: tutti al servizio di un'unica ideologia. (M. Gecchele - Momenti di storia della scuola - dispense)