Creato da A_Me_No il 10/09/2008

FRIVOLEZZE & Co.

Parole e pensieri in disordine

 

Ultimi Commenti

extrastrongnvb
extrastrongnvb il 22/09/08 alle 12:44 via WEB
caspita che erroraccio, al posto di "donna" ho scritto "doccia". maremma, il lunedì me ciapa la testa.
 
A_Me_No
A_Me_No il 22/09/08 alle 10:26 via WEB
stampala ed esibiscila all' occorrenza, al posto che so, della carta di identità non serve parlare, di nuovo
 
extrastrongnvb
extrastrongnvb il 22/09/08 alle 10:18 via WEB
il sogno di ogni uomo: una doccia muta e sorda! ma resta solo un sogno e, come tutti i sogni, ha il difetto di non poter diventar realtà.
 
extrastrongnvb
extrastrongnvb il 19/09/08 alle 12:24 via WEB
basta! non te scrivo più! hai digiland full! avevo una domanda importante ... emigro!
 
extrastrongnvb
extrastrongnvb il 18/09/08 alle 17:19 via WEB
ho trovato un motivo per diventar astemio!
 
extrastrongnvb
extrastrongnvb il 18/09/08 alle 16:58 via WEB
Ti ricordi quei giorni? Uscimmo dopo le canzoni per camminare piano. Ti ricordi quei giorni? Gli amici bevevano vino, qualcuno parlava e rideva, noi quasi lontano, vicino a te, vicino a me, e ci parlammo, ognuno per lasciare qualcosa, per creare qualcosa, per avere qualcosa. Ti ricordi quei giorni? I tuoi occhi si incupivano, il tuo viso si arrossava, e ti stringevi a me nella mia stanza, quasi un respiro, poi mi dicesti "Basta, perchè non voglio guardarti, perchè ho paura ad amarti." E dicesti, e dicesti, e dicesti... Le tue parole quasi io non ricordo più, ma nemmeno tu ricordi niente. Ora dove sei, e che gente vede il tuo viso e ascolta le tue parole leggere, le tue sciocchezze leggere, le tue lacrime leggere, come una volta? Che cosa dici ora, quando qualcuno ti abbraccia e tu nascondi la faccia, e tu alzi fiera la faccia e guardi diritto in faccia, come allora? Qui un poco piove, e un poco il sole. Aspettiamo ogni giorno che questa estate finisca, che ogni incertezza svanisca... E tu? Io non ricordo più che voce hai. Che cosa fai? Io non credo davvero che quel tempo ritorni ma ricordo quei giorni ... befana, ci sfidiamo a singolar tenzone? ahahahaha
 
A_Me_No
A_Me_No il 18/09/08 alle 16:44 via WEB
Erano tanti un tempo i tuoi sorrisi: sorpresi, maliziosi, festosi sorrisi, tristi a volte un tantino, ma tuttavia sorrisi. Non uno è rimasto a te dei tuoi sorrisi. troverò un campo dove a centinaia crescono i sorrisi. Te ne porterò una bracciata dei più bei sorrisi. Tu mi dirai che non hai bisogno di sorrisi, che troppo ti hanno stancato i miei e gli altrui sorrisi. E hanno stancato anche me gli altrui sorrisi E hanno stancato anche me i miei propri sorrisi. Di difesa ne ho tanti di sorrisi, che mi rendono ancora meno facile ai sorrisi. Ma, a dire il vero, io non ho sorrisi. Sei tu per la mia vita l'ultimo dei sorrisi, sorriso, che sul volto non ha mai sorrisi. - Evgenij Ivanovic Evtušenko-
 
extrastrongnvb
extrastrongnvb il 18/09/08 alle 16:23 via WEB
Che vergogna andare al cinema da solo senza un amico, senza un'amica, senza moglie, là dove tutti gli spettacoli sembrano tanto brevi e tanto lunga la loro attesa. Che vergogna in questa interiore guerra dei nervi davanti alle coppiette beffarde del foyer in un angoletto, tutto rosso, masticare un pasticcino, come se ci fosse di che restar confusi... Noi, fuggendo la solitudine e l'angoscia ci buttiamo in qualsiasi compagnia, e così degli obblighi che fanno schiavi di amicizie senza senso ti perseguiteranno fino alla tomba. Le amicizie si formano in modo assurdo: gli uni si danno al bere senza una ragione, gli altri non sono interessati che ai fronzoli e alle donnacce, e c'è pure chi sembra occupare il tempo in discussioni astratte, ma di fatto si somigliano tutti tra di loro... Molte son le forme della vanità! O l'una, o l'altra chiassosa compagnia ... Non saprei a quante di queste io sia riuscito a sfuggire! E come caduto in un nuovo tranello, sono riuscito a sfuggire, lasciandovi il pelo, sono sfuggito! Mi sei dinanzi, vuota libertà... Perche' diavolo mi sei necessaria! Mi sei cara e insieme odiosa, come una moglie non amata e fedele. E tu, amata mia, come stai tu? Ti sei liberata delle tue vane preoccupazioni? A chi adesso appartengono i tuoi occhi strabici e le tue bianche, splendide spalle? Pensi certo che io mi vendichi, che in qualche parte mi precipiti in taxi, ma se anche lo facessi dove scenderei? Eppure non potrei liberarmi di te! Con me le donne si rinchiudono in sé, perché sentono d'essermi ora del tutto estranee. Abbandono la testa sulle loro ginocchia, ma non a loro, a te appartengo... Or non è molto sono stato da una in una brutta casupola di via Sennàja. Ho appeso il paltò a un misero attaccapanni. Sotto un abete spoglio da un lato, con le lampadine fioche, rilucendo con le sue pantofoline bianche, sedeva una donna, severa come una bambina. Avevo così facilmente ottenuto il permesso di venire, che ero sicuro di me e troppo inebriato, come oggi si usa e le avevo portato non fiori, ma vino. Ma tutto apparve molto più complicato... Ella taceva e modestamente due goccette trasparenti, due orecchini, brillavano sui suoi lobi rosati. E, come sofferente, guardandomi confusa, sollevando il suo corpo di fanciulla, mi disse con voce smorzata: "Vattene... E' meglio di no... Lo vedo, non sei mio, ma suo..." Mi amava una ragazzetta dalle maniere rudi, da maschiaccio, con un ciuffetto sbarazzino e gli occhi trasparenti, pallida di paura e tenerezza. Eravamo in Crimea. C'era di notte un temporale e la ragazzina al bagliore dei lampi mi sussurrava: "Mio piccolo! Mio piccolo!" e mi copriva gli occhi col palmo della mano. Intorno tutto era spaventosamente solenne, il tuono e il gemito sordo del mare, quando all'improvviso ella, con una lucidità tutta femminile, mi gridò: "Non sei mio! Non sei mio! » Addio, mia amata! Io sono tuo, cupo e fedele, e la solitudine è la più fedele di tutte le fedeltà. E non importa se sulle mie labbra non fonde più la neve d'addio del tuo monchino. Grazie alle donne belle e infedeli per tutto ciò che è durato un istante, per quell'addio! che non è un "arrivederci!", perché, fiere come regine nella loro menzogna, ci regalano delle dolci sofferenze e i magnifici frutti della solitudine. 1959 Evgenij A. Evtusenko
 
A_Me_No
A_Me_No il 18/09/08 alle 10:44 via WEB
ma no, che ti metti a pensare ??? quella è musica,solo musica !!! aggiungo : e che musica ! :))
 
singletime
singletime il 18/09/08 alle 10:31 via WEB
ci aveva punto vaghezza che in quella casa si facesse musica la notte... delle gran trombate...
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

psoragnaalessandrabarbi1976salvuccio1997aRochester81extrastrongnvblu.elevesireneRiapri.il.ProfiloA_Me_NoF_laresingletimesogno_di_domanitre_ro_ba
 

ULTIMI COMMENTI

Ultimamente si.....
Inviato da: allure.moda
il 23/10/2008 alle 16:20
 
è normale, all' inizio si da il meglio di sè, anche...
Inviato da: A_Me_No
il 23/10/2008 alle 14:32
 
Ci sono delle fasi quando inizi a frequentare...
Inviato da: allure.moda
il 23/10/2008 alle 10:49
 
ciao, spiega meglio il concetto ? mi interessa
Inviato da: A_Me_No
il 22/10/2008 alle 11:14
 
ciao, hai ragione, bella espressione, la tua
Inviato da: A_Me_No
il 22/10/2008 alle 11:14
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963