Oh Oh

Quando avevo 14 anni...


 Un giorno mi lavavo i piedi e vidi un osso sopra la caviglia. Andai a dirlo a mia madre. Andammo dal medico.  Confabularono (mandandomi fuori a prendere le caramelle) in un ufficio arredato in noce scuro. Uscirono, lui disse "Giovane, mi raccomando in gamba" e mia madre sembrava preoccupata (la gente pensa che io sia distratto perchè dimentico le cose, ma io vedo sempre tutto in realtà). Il giorno dopo eravamo in ospedale. La settimana dopo mi operarono. Le ossa fanno male, ma io sono sempre stato allergico ed al fastidio fisico sono sempre stato abituato, anzi oggi che ho 50 anni sto molto meglio fisicamente.  Due giorni dopo, mia madre era chiaramente sollevata. Mi dissero che era un tumore osseo benigno.Quando scesi dal letto e appoggiai la gamba, la prima volta, sentii un dolore lancinante, fortissimo, come non lo ho mai sentito nella mia vita. Sembrava qualcosa fosse esploso nella mia testa, nella gamba, sentii lelacrime copiose e mi misi a letto. A distanza di 35 anni quella gamba mi fa ancora male, ogni tanto. Così, ogni volta che sento qualcuno malato di tumore, con metastasi ossee, io capisco e mi vengono le lacrime agli occhi e, ance se non credo in Dio, dentro di me gli auguro di non soffrire. Naturalmente questa debolezza la nascondo. C'era un ragazzino nella stanza. Lui faceva la chemioterapia. Era magro, emaciato, ma sorrideva sempre e di notte organizzaval e sedute spiritiche. ANche se era vietato stare svegli, nessuno ci ha mai detto nulla.Oggi mia moglie e mia figlia vanno via e le aiuto. Io rimango con mio figlio.  Vedo tutto, sento tutte le mie emozioni, ma come una volta so nascondere le mie "emozioni".  Però, sarà un caso, ma la gamba mi dà fastidio, oggi. Ci va ironia nella vita. La mia ironia fa ridere, oggi. Ad un concorso per Professore Ordinario sono stato scartato perchè non "sono maturo ed in grado di gestire un gruppo". La Comunità Europea mi ha dato milioni di euro per mettere su il mio gruppo. Ecco, trovo sia un onore essere stato scartato, mi sarei sinceramente preoccupato se avessi passato il concorso (dedico questo post a Rosalind Franklin).