Oh Oh

Errori


In un giorno di commemorazione di un passato che i nostri figli immersi tra cellulari e puttanate ignorano due pensieri mi colpiscono. Io sono, va premesso lontanissimo da destra e lega e cattolicesimo. Ieri ho rivissuto la storia di Ramelli, in un libro, lo studente di destra ucciso da persone della Autonomia a Milano a metà anni '70. La trovate ovunque. Sintesi, ragazzino massacrato da studenti di medicina a chiavi inglesi in testa. Anni dopo i colpevoli sono individuati e condannati, e son tutti "uomini" e una donna rispettabili, ora.  Poi tutti in qualche maniera riabilitati. Lerner scrisse "Non è giusto condannarli (a grandi linee) perchè il "contesto storico" era diverso. Tant'è che uno come dicevo è addirittura, oggi, primario in ospedale milanese. Il punto è che dei dieci o che altro nessuno negli anni del dolore della famiglia uscì allo scoperto, ma nascosero il crimine e si pentirono solo quando arrestati. No, dico, io. Io non penso questa gente debba essere pagata dallo stato, anche se un bravo medico. No, non può essere accettato che siano perdonati così tanto.Altra storia. Le foibe. Persone buttate in canaloni e poi dimenticate. A distanza di anni la cosa viene a galla ed alcuni ricevono la medaglia al valore. Emerge oggi sul Corriere (Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia) che almeno cinque di questi assassinati erano a loro volta crudeli assassini. No, loro non devono ricevere la medaglia. E non mi interessa neppure qui che siano di sinistra, centro o destra.Il punto è che è difficile giudicare gli uomini. Lo possiamo fare solo dai loro fatti, alla fine. Ma quello lo possiamo e lo dobbiamo fare ed i fatti devono prendere il sopravvento sulle ideologie. Chi ha ucciso inermi, qualunque sia la attenuante non può e non deve essere con una medaglia o un dipendente dello Stato a cui affidiamo i nostri malati. E' un messaggio che non possiamo dare ai nostri figli. Se no han ragion loro quando dicono che tanto "tutto è uguale", a che serve comportarsi bene?