Creato da lettorecauto il 30/09/2013
Storia compatta dell'infinito

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Post n°40 pubblicato il 25 Aprile 2015 da lettorecauto

In un giorno di commemorazione di un passato che i nostri figli immersi tra cellulari e puttanate ignorano due pensieri mi colpiscono. Io sono, va premesso lontanissimo da destra e lega e cattolicesimo. 

Ieri ho rivissuto la storia di Ramelli, in un libro, lo studente di destra ucciso da persone della Autonomia a Milano a metà anni '70. La trovate ovunque. Sintesi, ragazzino massacrato da studenti di medicina a chiavi inglesi in testa. Anni dopo i colpevoli sono individuati e condannati, e son tutti "uomini" e una donna rispettabili, ora.  Poi tutti in qualche maniera riabilitati. Lerner scrisse "Non è giusto condannarli (a grandi linee) perchè il "contesto storico" era diverso. Tant'è che uno come dicevo è addirittura, oggi, primario in ospedale milanese. Il punto è che dei dieci o che altro nessuno negli anni del dolore della famiglia uscì allo scoperto, ma nascosero il crimine e si pentirono solo quando arrestati. No, dico, io. Io non penso questa gente debba essere pagata dallo stato, anche se un bravo medico. No, non può essere accettato che siano perdonati così tanto.

Altra storia. Le foibe. Persone buttate in canaloni e poi dimenticate. A distanza di anni la cosa viene a galla ed alcuni ricevono la medaglia al valore. Emerge oggi sul Corriere (Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia) che almeno cinque di questi assassinati erano a loro volta crudeli assassini. No, loro non devono ricevere la medaglia. E non mi interessa neppure qui che siano di sinistra, centro o destra.

Il punto è che è difficile giudicare gli uomini. Lo possiamo fare solo dai loro fatti, alla fine. Ma quello lo possiamo e lo dobbiamo fare ed i fatti devono prendere il sopravvento sulle ideologie. Chi ha ucciso inermi, qualunque sia la attenuante non può e non deve essere con una medaglia o un dipendente dello Stato a cui affidiamo i nostri malati. E' un messaggio che non possiamo dare ai nostri figli. Se no han ragion loro quando dicono che tanto "tutto è uguale", a che serve comportarsi bene?

 
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Commenti al Post:
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/04/15 alle 21:35 via WEB
Lerner sbaglia, costoro possono stare nella nostra società non perché hanno agito "per colpa del momento storico" e quindi sono più giustificabili di un altro assassino, ma perché hanno pagato il proprio debito con la giustizia, proprio come accade ad altri assassini, e se il nostro è o vuol essere un paese civile e nel quale prevale l ordinamento, non può essere che così. Il giudizio morale è altra cosa , quello non sottostà a nessuna norma ed è la cosa più importante da insegnare ai nostri figli....
(Rispondi)
 
lettorecauto
lettorecauto il 26/04/15 alle 09:57 via WEB
Il giudizio morale se non è accompagnato da un chiaro giudizio della società perde valore. Lerner sbaglia pure per me se mi chiedi e la pena deve sempre avere una relazione con la entità del crimine. Non sono per la giustizia esemplare ma fare 6 o 7 anni di prigione vera, senza sconti, per avere partecipato ad un assassinio quando sei uno studente e SOPRATTUTTO deciso scientemente di essere omertoso in 10... non mi pare troppo. Ecco questo tacere significa che sei molto più "delinquente" di un gesto irresponsabile, ma sei cinico, calcolatore e cattivo.
(Rispondi)
 
 
lettorecauto
lettorecauto il 26/04/15 alle 09:59 via WEB
Aggiungo. Significa anche che in un altro "contesto sociale" forse ti saresti macchiato anche di crimini più orrendi come gasare migliaia di ebrei.
(Rispondi)
 
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/04/15 alle 20:59 via WEB
purtroppo di uomini e donne beceri e senza alcun senso dell'onore e della dignità, ne esistono eh... e forse anche noi, messi alla prova... chissà.... che le pene non siano proporzionate mi trova d'accordo, sai quella ragazza che ha ucciso la madre e il fratellino, d'accordo era minorenne (ma aveva sedici anni compiuti credo) , bé ha già scontato la sua pena e la stiamo, come società, "aiutando" a rifarsi una vita.. forse questo è tanto profondamente giusto quanto profondamente credo sorgerebbe in me il desiderio di veder morire chi mi ha causato tanto dolore...
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
lettorecauto
lettorecauto il 26/04/15 alle 22:26 via WEB
Quella ragazza la conosco, se ti riferisci a Novi Ligure. Apri il pozzo senza fondo della malattia mentale qua. Lei non credo senta di aver mai fatto male. Il padre sopravvissuto è distrutto e le sta vicino, è sua figlia. Un altro mondo, temo, la pazzia dove siamo impreparati. Nel passato li squartavamo al primo segno i matti. Oggi forse siamo troppo ingenui con loro. Di certo la famiglia con un matto...soffre.
(Rispondi)
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/04/15 alle 21:42 via WEB
la Resistenza: chiaro che gli episodi di vendetta personale, violenze gratuite, Porzùs, le foibe, sono episodi condannabili come lo stesso piazzale Loreto rimane un'onta per il paese; ma tutto ciò non può e non deve diminuire il significato profondo di quello che è successo in quegli anni, donne uomini soldati preti che hanno lottato per difendere il proprio paese, che non si sono arresi e, se pur tardivamente, hanno capito tutto il male del fascismo. Stasera alla tele ho sentito una cosa giusta, forse il nostro paese ancora non è riuscito a fare i conti col proprio passato, la germania si... non sono uguali fascisti e resistenza, non possono esserlo, e finché ci sarà ancora qualcuno che non rinnegherà il fascismo per il male che ha significato non potremo essere un paese veramente unito ..
(Rispondi)
 
lettorecauto
lettorecauto il 26/04/15 alle 09:51 via WEB
Su questo che dici non nutro dubbi.
(Rispondi)
nell.ombra
nell.ombra il 26/04/15 alle 21:27 via WEB
La Giustizia è opinabile, è una storia vecchia quanto l'umanità questa. Le famose verità falsate dalla Storia, quella con la S maiuscola, vittime che all'improvviso diventano carnefici e insospettabili che nascondono mostri. No, io non lo accetto, e mai lo accetterò. Un assassino è un assassino, che mi importa se dopo è primario o persino prete?
(Rispondi)
 
lettorecauto
lettorecauto il 26/04/15 alle 22:33 via WEB
Quanto hai ragione.
(Rispondi)
Word_User
Word_User il 30/04/15 alle 13:20 via WEB
dal cassetto si tirano fuori anche i racconti..in punta di penna wu
(Rispondi)
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/05/15 alle 22:54 via WEB
allora? com'è 'sto Expo? non ce lo racconti? ;-)
(Rispondi)
 
lettorecauto
lettorecauto il 09/05/15 alle 09:06 via WEB
C'era una volta l'Expo. La magra principessa entrò dentro dicendo "Non ho fame". Ne uscì con un pancione gigantesco dopo aver mangiato di tutto. Fortuna fu che il gonfio portafoglio si svuotò e quindi potette (potè) ancora tenerlo nella tasca dei pantaloni...
(Rispondi)
sols.kjaer
sols.kjaer il 14/05/15 alle 11:45 via WEB
Bel post. RIcordati che la storia la racconta solo chi vince. Previet
(Rispondi)
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 04/07/15 alle 15:50 via WEB
che palle! ma quando lo cambi 'sto post? :)
(Rispondi)
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