V-day, l'inizio...

V-Day di Firenze


Io ero a Firenze, ho girato un servizio video che presto proporrò, e nonostante il messaggio alterato offerto dalle televisioni, il V-Day segna un momento storico. La prima svolta è quella relativa al potere di internet: in Italia l'informazione alternativa sembrava non attecchire, lo strapotere della televisione era inattaccabile. Tanto che molti dubitavano della possibilità di portare la protesta virtuale nelle piazze. L'otto settembre dimostra che le opinioni dei bloggers sono in grado di muovere le coscienze anche in Italia, e la classe politica nostrana, così affezionata (per non dire schiava) alla televisione, dovrà prenderne atto e iniziare ad ascoltarci. Dobbiamo soltanto capire che non capita solo quello che viene raccontato in tv, capitano molte altre cose e noi possiamo raccontarle. La seconda cosa importante è costituita dalla prima legge di iniziativa popolare nella storia della Repubblica. Il Parlamento dovrà discutere i tre punti cruciali della proposta di legge di Grillo, punti importanti, politicamente trasversali, che possono essere condivisi al di là del credo politico. E' ovvio che chi è stato condannato per corruzione, concussione e altri reati connessi all'esercizio della funzione politica, non debba poter sedere in Parlamento, eppure in Italia è successo per molto tempo, nell'indifferenza di tutti. Accettare un politico che è stato condannato per corruzione è un po' come permettere ad un pedofilo di fare l'insegnante elementare, eppure noi lo abbiamo permesso. Adesso però basta. Molti fiorentini hanno gridato il loro basta attraverso la loro presenza. Il comune di Firenze aveva concesso uno spazio ridicolo, per ore cittadini pazienti hanno fatto la fila pur di apporre la loro firma, pur di dare il loro contributo. Non è poco. La terza cosa importante è la voglia degli italiani di partecipare, di smettere di essere succubi, la voglia di impegnarsi per il cambiamento. Dobbiamo renderci conto che se non si fa niente non succede niente. Il potere dei corrotti è legittimato dalla nostra inerzia. Molti politici sfruttano l'inerzia del popolo per mantenere lo status quo, lo stesso fanno alcune multinazionali che sanno che i consumatori sono pigri, che tendono a non controllare le bollette, le offerte, gli abusi, e loro guadagnano milioni di euro sulla loro pigrizia. Per cambiare le cose non basta un giorno, ma questo giorno deve essere importante per acquisire la consapevolezza che le cose possono cambiare. La democrazia non è un concessione di qualcuno, è qualcosa per la quale occorre sempre lottare impegnarsi, la democrazia in un certo senso bisogna meritarla e quando si smette di meritarla come per magia scompare...buon V-Day a tutti...anche a coloro che non ci hanno creduto...ma che magari potranno un giorno godere dei benefici di questo cambiamento...