La fine dello Stato di diritto .
Non è scaricando contumelie ed insulti su di me (cfr.
articolo ANSA.it), peraltro per fatti che si sono risolti con la condanna dei miei diffamatori, che Il Ministro della Giustizia può pensare di sfuggire alla responsabilità politica
di aver provocato,con la sua intempestiva ed inopportuna azionedisciplinare nei confronti del magistrato De Magistris, un corto
circuito politico giudiziario
che ha provocato la caduta di credibilità delleistituzioni e che rischia di travolgere l’intero Governo.So bene che
con l’avocazione dell’inchiesta da parte della Procura Generale, il
procedimento penale continua il suo corso ma
non è questo il punto. Il problema è che quell’avocazione è stata
provocata proprio da chi era o poteva essere messo sotto indagine dal
magistrato destituito.Ciò che emerge dallo scontro che il Ministro della Giustizia ha
provocato scientemente nei confronti del magistrato che lo ha messo
sotto indagine è l’immagine di una classe politica che, sulla falsariga del Governo Berlusconi, non si vuole far giudicare e
per questo ne inventa di tutti i colori pur di fermare i magistrati che
fanno il loro dovere. Ancora una volta si dà l’impressione, vera o no
che sia, che i potenti di turno cercano, e riescono a trovare, scorciatoie per eliminare magistrati scomodi e per minare l’indipendenza della magistratura.Si dà l’impressione che i potenti, e solo loro, siano in grado di
muovere meccanismi che permettono di scegliersi il magistrato che fa
comodo e togliere di mezzo chi non si adegua. E’ questo un dato
politico di estrema gravità in cui è coinvolto non solo il Ministro della Giustizia ma l’intero Governo ed in primo luogo il Presidente del Consiglio. Romano Prodi è chiamato ora ad una delicata assunzione di responsabilità specie con riferimento all’opportunità di permettere che in capo allo stesso soggetto possa
mantenersi, in quanto Ministro della Giustizia, il ruolo di titolare
dell’azione disciplinare nei confronti del magistrato che lo ha
sottoposto alle indagini.Siamo di fronte ad un bivio che, se non affrontato subito e con determinazione, ci travolgerà tutti perchè stiamo rischiando di mettere in pericolo lo Stato di diritto, come giustamente affermano alcuni autorevoli osservatori e la maggioranza dell’opinione pubblica.Postato da Antonio Di Pietro
sul suo blog(clicca)
Il mio modesto commento (lasciato sul suo blog):
Vada avanti Ministro Di Pietro,non abbia paura..
Questo Governo è ormai inqualificabile per colpa di Mastellla.Ormai il disegno politico di Mastella è chiaro anche a me che sono una profana...voleva ottenere a poltrona di Ministro della Giustizia per motivi suoi,Prodi gliel'ha concessa per avere il suo sostegno altrimenti non si capisce come abbia potuto non mettere Lei al suo posto vista la Sua competenza!!Ora
se Prodi lo "destituisce" sicuramente il Governo cadrà...è evidente che
Mastella agirà in questo modo ma guardi,non importa più ormai! Tra
indulto e De Magistris ne ha combinate troppe.. Vada avanti
Ministro,vada...Scimmiaelettrica