vedrai vedrai

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la ragazza proletaria che mi fa i piedi mi chiede perchè non parlo.vorrei dirle di farsi i cazzi suoi,sfoglio una rivista,non alzo gli occhi.   gianni è un avvocato.parla con compostezza professionale,non vuole essere invadente,vuole semplicemente darmi degli strumenti. non mi servono i suoi strumenti.capisco tutto il percorso ha le braccia pelose.credo gli piacciano i bassottime lo immagino mentre si fa leccare la faccia ,lucido come una scarpa di vernice.da quel verme nero. sono attratta da gianniparla pocomi guarda poco.si lecca continuamente le labbra.  nessuna bontà mi spinge.vorrei agganciarlo a meèquesto che voglio. voglio un lucchetto di carne. mi mostro sicuravorrei strappargli la camiciatirargli i capelli.mi è passato accanto senza dire nullapoi ha annuito salutandocome i cani finti dietro le macchine di una volta cammino con paolanon so dove andiamoin un bar alla modaqui un tempo c'era un divano in similpelle dove  ho fatto l'amoreparliamo di nienteguardo il fiume fuoriil viale spopolatol'albero spelacchiato con il tronco magro,piegato come una canna da pesca. paola mi guarda e sorride     sarò un amante tutta la vita.una creatura adatta a un sesso senza conseguenze.