ROD MORRIS

Post N° 10


..Un tempo, in un posto lontano chiamato futuro, viveva un rospo rosso. Ogni mattina, al sorgere del sole, se ne andava saltellando di foglia in foglia, lo faceva da anni, amava lasciar sgargiar il suo colore sui riflessi illuminati del suo stagno. Una mattina, l'ombra di una nuvola coprì lo stagno ed allora il rospo rosso, indispettito, prese le sue cose e le mise in una valigia di un metro cubo e partì. Dopo sei ore di lunghi ed estenuanti balzi, il rospo rosso si fermò nelle vicinanze di una pozza, rifiatò un attimo e poi fece un salto sui riflessi di quella meravigliosa superficie d’acqua e in un istante, il rospo vide nel riflesso il volto di una bellissima creatura. La creatura in questione era una principessa, una bellissima ragazza dagli occhi d'arcobaleno, dalle sue labbra pendevano rubinosi sorrisi, ed il rospo si rimpicciolì fino quasi a sparire tra i riflessi della pozza d'acqua. La principessa prese tra le mani il rospo, lo guardò per alcuni interminabili istanti, esitò un attimo e poi irruppe con le parole: spero sia tu il rospo rosso che baciato mi renderà farfalla.Rimase immobile aggrappata alla sabbia ingrata del tempo, il rospo non pareva essere intimorito, la principessa chiuse gli occhi e le sue labbra si posarono lievi andando a collimare su quelle del rospo. Fu l'eternità e l'unicità di un istante, un sibilo colse di sorpresa con un dardo il cuore della principessa e la trafisse in pieno petto.   La principessa s'accasciò senza vita sulla pozza, il rospo restò imprigionato nella sua mano sotto la superficie dell'acqua, provò con tutte le sue forze a liberarsi dalla presa della mano, ma poi, esausto morì. Ci fu il tempo di un silenzio e poi, dalla superfice dell'acqua emerse una bellissima farfalla rossa che preso il volo sparì oltre l'invisibile che si cela dietro all'orizzonte. .     Genova, 27 Dicembre 2005.