Veleni di Stato

Armi chimiche in mare, Goletta Verde annuncia passi formali


ARMI CHIMICHE IN MARE, GOLETTA VERDEANNUNCIA PASSI FORMALIVenerdì 8 luglio 2011 Goletta Verde, la campagna estiva itinerante di Legambiente, è arrivata ad Ischia per portare avanti con rinnovato impegno e dedizione il proprio lavoro di monitoraggio ed informazione sulla tutela dei mari e delle coste italiane. L’attenzione dell’equipaggio dell’imbarcazione ambientalista include nella propria agenda tutti quegli argomenti che rappresentano un pericolo per l’integrità degli ecosistemi marini.Proprio per questa ragione Goletta Verde di Legambiente, nel giorno del suo approdo a Ischia, insieme al Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche – Sezione Campania, ha annunciato che muoverà passi formali verso le autorità competenti allo scopo di chiedere chiarezza e provvedimenti in merito all’inquietante problematica delle discariche di armi chimiche presenti nel Golfo di Napoli ed al largo di Ischia a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.L’impegno ufficiale è stato preso nel corso dell’incontro sulla “Bonifica delle armi chimiche inabissate nel Golfo di Napoli: valutazioni e proposte” che si è svolto a bordo della Goletta “cattolica”, ormeggiata presso la Marina di Forio.Al fine di chiarire la posizione di Legambiente, Giorgio Zampetti, portavoce di Goletta Verde, spiega: “Legambiente scriverà ufficialmente alla Capitaneria di Porto di Napoli ed al Ministero della Difesa chiedendo se siano a conoscenza dell’esistenza di arsenali chimici inabissati dagli anglo-americani nel 1945-46 e cosa intendano fare alla luce dell’opera di sensibilizzazione finora effettuata sull’argomento dal Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche e rilanciata dai mass media ormai da mesi. Chiediamo alle istituzioni di approfondire immediatamente la problematica, fornire informazioni chiare e prendere gli eventuali e dovuti provvedimenti per liberare il mare da questa minaccia”.“E’ un’ottima iniziativa che, finalmente, potrebbe squarciare il muro di silenzio e di indifferenza finora opposto dalle autorità. Vogliamo risposte ed impegni ufficiali”, aggiunge Massimo Coppa, il responsabile della Sezione Campania del Coordinamento.