Immaginando

Quando le nostre ali......


Era il tempo in cui si iniziava battere le ali.Il tempo in cui si iniziava a capire che il cielo era bello non solo da guardare ma anche da solcare.Il tempo in cui chi ti stava accanto non lo faceva per interesse personale ma perché voleva capire e apprendere insieme a te i segreti del volo.Era il tempo in cui la nostra giovane età era un’esplosione di adorabile incoscienza, di picchiate a non finire a sfiorare il terreno per poi risalire su, su fino a perdere il fiato.Ma sapete cosa ancora ricordo con piacere e rinnovato stupore?Che i voli più belli, più gratificanti, più sentiti erano quelli che facevo in compagnia di amiche gabbianelle.Non disdegnavo gli amici gabbiani, sia chiaro. Con loro c’era competizione, sana goliardia, si passava la maggior parte del tempo insieme , dalle lezioni teoriche di volo a quelle pratiche si stava insieme e ancora adesso ci ritroviamo sugli scogli a cantare, a parlare, a ricordare. Ma i voli con le mie amiche…….. indimenticabili.Eh….lo so che starete subito pensando male. Invece vi dico che non succedeva nulla di quello.Anzi…vi confido che la prima volta in cui ho …..vabbè…..sì…ci siamo capiti….. è stato con la gabbianella che poi ho finito per tenere al mio fianco.E c’è ancora!! E’ bellissima…….non potrei fare a meno di lei, e lei lo sa.Ma torniamo a quei voli con le mie amiche, volevo parlare di quello dopo tutto.Li ricordo molto belli, intensi, momenti in cui tra una planata e l’altra ci si confidava di tutto, e la cosa bella era cercare di ascoltare e capire il loro modo interpretare il volo.Per loro non era solo una sfida, per loro era una perpetua ricerca delle correnti giuste, era un battito d’ali in meno ma dato meglio, era una percezione diversa del cielo.Mi piaceva ascoltarle, guardarle, sentivo arricchirmi insieme a loro.Ricordo tantissime sere appollaiati insieme tra le reti dei pescatori passate a chiederci di come sarebbe stato il domani, di come avremmo potuto superare le difficoltà date dalle nostre piccole ali, senza magari pensare che sarebbero cresciute con noi, quelle piccole ali di un tempo.Poi succede qualcosa, quella cosa che quando si è giovani è inevitabile. Siamo cresciuti. E crescendo i nostri occhi iniziavano a incrociarsi in modo diverso, non c’era più solo la gioia della condivisione di momenti spensierati. Iniziavo a capire che certi sentimenti mutano quando si cresce, che ora guardavo le gabbianelle in altro modo. Che strano, ero solito ripetermi. Prima desideravo semplicemente volare accanto a loro per vedere il cielo con i loro occhi. Ora sento di desiderare altro. E quel cercare altro mi ha portato accanto a lei, la gabbianella di cui vi ho parlato prima, una creatura di una dolcezza infinita con la quale abbiamo costruito quello che era il nostro futuro e quello che è il nostro presente.Quanti voli facciamo ora insieme, quanta aria lambisce le nostre ali. Ma sarebbe bello riuscire a trovare ancora qualche gabbianella che voglia semplicemente volarti accanto da amica, senza la paura di essere fraintesi…. Volare ancora cercando di capire  con quali occhi ognuno guarda questo cielo, cercando di accettare le traiettorie dell’altro anche senza condividerle, magari esplorando le sensazioni che le attuali picchiate e risalite ci danno, confidandole all’altro senza timore…..Lo so che cosa state pensando…….. ma non posso costringervi a pensare in modo diverso…… credo che chi avrà il mio stesso desiderio passerà nel mio piccolo angolo di cielo…….. e sarà piacevole planare insieme e lasciarsi portare dalle correnti. Sarà piacevole tornare poi ai nostri nidi più ricchi dentro….. perchè l’amicizia è questo che fa…….