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Venicemarathon:


"Soddisfatti dell’insieme, consapevoli di alcuni piccoli problemi, dispiaciuti che non abbia vinto un italiano". Così esordisce il Presidente di Venicemarathon Enrico Jacomini durante la tradizionale conferenza stampa di chiusura, il giorno dopo la gara.Le maggiori novità dell’edizione 2006 hanno interessato il percorso, che ha visto lo spostamento della partenza da Stra di fronte a Villa Pisani, scelta che si è dimostrata altamente scenografica, specialmente nella fase dell’arrivo dei Top Runners, effettuato attraversando il naviglio Brenta a bordo di un’imbarcazione.Valutazioni positive anche per il tratto di percorso all’interno del Parco San Giuliano, che in futuro diventerà uno degli elementi distintivi di Venicemarathon, eliminando magari alcune curve un po’ troppo tecniche. Il Presidente Onorario di Venicemarathon Piero Rosa Salva vede la scelta del Parco come "una scelta temeraria, che ha però superato le attese, in special modo con Exposport, che sembra aver trovato finalmente la sua ubicazione ideale nel Parco".Il 2006 ha costituito un’annata positiva anche per la gestione societaria, che dal vecchio assetto piramidale è passata ad una gestione "a stella", che ha nel suo centro il coordinatore Lorenzo Cortesi.Tra gli elementi più positivi è opportuno evidenziare la partecipazione massiccia, sia per Venicemarathon – che ieri ha registrato quasi 5.300 classificati – sia per Family Run, che con il raddoppio di quest’anno ha superato per numeri ed anche per entusiasmo degli atleti la "sorella maggiore".Dal punto di vista tecnico, la presenza di quattro atleti italiani di alto livello quali Di Cecco, Caimmi, Battocletti e Bourifa, è stata estremamente significativa, sia per la qualità agonistica della gara, sia per il richiamo che ha avuto sul pubblico, che numeroso li ha incitati durante il percorso. Significativa anche perché "difficilmente ripetibile, considerato il denso calendario internazionale", come ha fatto notare il responsabile dei top runners Adriano Pellizon.Un dato che fa riflettere è la partecipazione degli stranieri, pressoché stabile da dieci anni. "L’organizzazione cercherà di promuovere la corsa veneziana all’estero, facendo leva soprattutto sull’attrattiva che Venezia esercita in tutto il mondo" ha sottolineato il Vicepresidente Stefano Fornasier."A causa delle novità di questa edizione il lavoro svolto è stato notevole, ma anche divertente per molti aspetti" ha dichiarato Lorenzo Cortesi, coordinatore dell’organizzazione, sottolineando il lavoro svolto da tutti coloro che hanno reso possibile