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Fontane di Roma Parte 2


Fontane nuoveNegli ultimi anni, interventi di riordino e nuovo arredo urbano hanno regalato ai romani nuove fontane:fontana nella nuova piazza Romana all'Acquedotto Alessandrino (Municipio VII) fontana di piazza Capelvenere ad Acilia (Municipio XIII) fontana nuova di piazza San Cosimato a Trastevere  fontana nuova dell'Ara Pacis Fontane fuori le mura e fontaniliLe fontane di Roma non allietano solo il centro: fuori o addossate alle mura o lungo il percorso degli acquedotti esistevano molte fontane e fontanili per utilità dei contadini e del bestiame, o dai cui sgorgavano acque particolari, come l'Acqua Acetosa.Le stesse fontane di città erano dette spesso Beveratori, quando di forma semplice (un vascone frequentemente adattato da un sarcofago o altro marmo antico) ed accessibili anche agli animali (cavalli, somari ecc.).Anche i nuovi quartieri costruiti o riordinati dopo l'Unità d'Italia furono dotati di nuove fontane, fino agli anni '30. Esiste ad esempio, alla Garbatella in Piazza Ricoldo da Montecroce, una fontana detta la Fontana dell'amore o fontana degli innamorati, perché luogo buio dove si appartavano le coppiette. Ha il volto di una donna e si chiama Carlotta. Ora è luogo di eventi culturali di Fatagarbatella. La piazzetta è anche chiamata l'angolo delle fiabe.FontanelleOltre alle fontane monumentali e più note, strade e giardini di Roma sono popolati da circa 2500 fontanelle da cui l'acqua scorre giorno e notte. Le più comuni sono quelle dette Nasoni, forme cilindriche di metallo (ghisa o ferro) da cui l'acqua scorre attraverso un arcuato tubo d'acciaio che ai romani diede l'idea di un naso (da dove il nome), sparse per tutta la città, che furono volute dal primo sindaco della capitale unitaria, Luigi Pianciani, nel 1872, soprattutto per servire i nuovi quartieri.Oltre ai nasoni, poi, sopravvivono ancora per il piacere degli occhi e per il refrigerio di romani e turisti, moltissime fontane non monumentali nelle dimensioni, ma storiche per età.Da alcune, era espressamente proibito che bevessero "asini, cavalli, cani e capre"Le Fontane "rionali"Nel 1926 su proposta di Tommaso Bencivegna, Filippo Cremonesi, da poco nominato primo governatore di Roma, decise di commissionare la realizzazione di fontane ornate con gli stemmi rionali.L'incarico fu asseganto a Pietro Lombardi un architetto che aveva già realizzato la Fontana delle anfore situata a piazza dell'Emporio a Testaccio.Altre sono:Fontana del timone, sul Palazzo S. Michele (Ripa) Fontana di Porta Angelica (o "delle tiare") tra il colonnato di Piazza San Pietro e il Passetto di Borgo. Fontana di Via Margutta (o degli artisti) Fontana dei Monti E voi conoscete qualcosa in più su roma :-)))