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Post N° 699


Le Cinque Terre in tavola
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, inserito nell'elenco del patrimonio mondiale, ambientale e culturale dell'Unesco, si offre oggi ai suoi visitatori in una nuova veste, ovvero come scrigno naturale di prodotti enograstronomici da gustare ed apprezzare all'interno di un'oasi tutta naturale. I pregiati vini liguri, il pescato fresco, la cucina e l'artigianato tradizionale sono solo alcuni dei prodotti tipici del territorio le cui risorse vanno dunque ben al di là di coste a strapiombo sul mare con baie e spiaggette, di chilometri di muretti a secco che segnano i terrazzi per la coltivazione della vite, dei caratteristici rustici, borghi medievali, dei santuari e dei sentieri panoramici sul mare e sui pendii.Le coltivazioni biologiche, in terreni incolti recuperati, costituiscono un aspetto importante dell’agricoltura certificata sulla quale si basano le principali produzioni realizzate nell’ambito dell’area del Parco, garantendo al tempo stesso la genuinità e la salubrità dei prodotti alimentari e la riduzione dell’inquinamento ambientale. Nasce così il pesto biologico, la salsa verde con rucola e pinoli, la salsa di peperoni e le acciughe, piatto tredizionale delle Cinque Terre pescate e conservate soprattutto a Monterosso e le erbe aromatiche lavorate nell’arco di poche ore dalla raccolta. Il Parco ha avviato anche la coltivazione della lavanda e la produzione e la commercializzazione di alcuni profumi e di una linea di saponi. Ma il prodotto forse più famoso di questo lembo di Liguria resta comunque il vino: i vitigni tradizionali sono bosco, albarola e vermentino. Una cantina sociale e una decina di azienda imbottigliano il Cinque Terre Doc, un bianco secco di ottima qualità, e il Cinque Terre Sciacchetrà Doc, un passito di fama internazionale. Il Parco, inoltre, produce e commercializza il limoncino biologico, un liquore di erbe selvatiche e un liquore di fiori. www.parconazionale5terre.it