Dike

Post N° 117


CALCOLINO SPICCIOLO SULLA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIE.OvveroLE PROMESSE ELETTORALI  DEI PINOCCHI DELLA POLITICA. Ricordate le tante promesse elettorali che l’Unione ci faceva in campagna elettorale?Una di queste, forse una di quelle che maggiormente premeva ai cittadini, era quella del destino fiscale dei nostri titoli di stato, ovvero della tassazione di Bot e Cct.Ricordate cosa diceva in proposito l’Unione?Io ricordo perfettamente cosa disse Prodi al dibattito televisivo con Berlusconi, la sera del 3 aprile 2006: “Abbiamo messo nel programma l’imposizione sulle rendite finanziarie, ma non Bot e Cct, soltanto le plusvalenze delle azioni a livello di tutti i paesi europei, anzi, un po’ più bassa della media dei paesi europei..questo è un disegno semplice, chiaro, realistico”.E più volte Prodi ribadì con fermezza: “in campagna elettorale c’è stata disinformazione. Mai detto che voglio tassare i Bot, eppure l’hanno fatto credere”.Forse l’opposizione lo ha fatto credere, caro Prodi, ma tu e i tuoi ministri economici ce lo confermate in pieno.Il viceministro all'Economia, Vincenzo Visco, infatti, in un dibattito alla Festa dell'Unita' a Milano ha ieri dichiarato che sarà unificata al 20% l'aliquota per la tassazione delle rendite finanziarie. Secondo la normativa attualmente vigente, esiste una duplice tassazione per le rendite finanziarie:-          gli interessi dei titoli obbligazionari (come i  Bot e i Cct), i dividendi e le plusvalenze dei titoli azionari quotati in Borsa, oltre ai rendimenti di gestioni patrimoniali e dei fondi comuni  sono tassati con la cedolare fissa del 12,5%. -          le rendite dei conti correnti bancari, postali, e dei conti di deposito, sono tassate invece al 27%.Applicando una aliquota del 20% a tutte le rendite finanziarie, come ha dichiarato Visco, tutto il nostro patrimonio investito pagherà un’imposta del 20%.Questo cosa significa in concreto?Significa che i titoli di Stato, che in campagna elettorale avevano promesso di non toccare, li toccano eccome, solo che lo fanno in modo più subdolo.Ma loro si difendono e ci dicono: abbiamo però abbassato la tassazione delle rendite dei conti correnti:portandola dal 27% al 20%.E volete pure farci credere che ci avete fatto un favore?Cosa ci corrispondono le la banche di interesse sui nostri conti correnti? Una miseria!Arrivano a darci lo 0,8% (e dico lo 0,8%, perchè è una media sui tassi di interesse offerti dal mercato).Quindi se io ho 5.000 euro sul mio conto corrente, la banca mi corrisponde ogni anno, a titolo di interesse, la somma di 40 euro (lorde). Questi 40 euro, secondo la normativa attuale, mi vengono tassati al 27% e per essi pago una imposta di circa 11 euro. Alla fine mi restano in tasca, netti, circa 29 euro. Con il nuovo regime introdotto da Visco,  (aliquota del 20%) verrei a pagare di imposta di circa 8 euro e alla fine mi resterebbero in tasca, netti, 32 euro.“Cavoli” – dirà qualcuno-“ il bravo Visco ci fa guadagnare o, meglio, risparmiare ben 3 euro. Che bravi i nostri nuovi governanti”.Ma io non credo al loro buonismo e ripropongo lo stesso esempio di prima, da un’altra visuale.Immagino di non lasciare questi 5.000 euro sul mio conto corrente, ma di investirli in titoli di stato, considerato che l'interesse dato dai conti correnti è ridicolo.I titoli di stato danno un interesse medio annuo pari a 2,47% lordo (fonti del Dipartimento del Tesoro). Quindi ogni anno, per ogni 5000 euro investiti in bot, mi vengono corrisposti di interessi 123 euro circa. Secondo la normativa attualmente vigente (che prevede una tassazione al 12,5%)  su questi 123 euro io pago una imposta di 15 euro circa e mi resta comunque in tasca, alla fine, una rendita netta di 108 euro. Secondo la nuova tassazione proposta dal “caro” Visco (che porterà l’aliquota dal 12,5% al  20%) sui miei 123 euro io verrei a pagare di imposta all’incirca 25 euro e alla fine mi rimarrebbe in tasca una rendita, netta,  di soli 98 euro. Per cui il nostro caro Visco mi toglierebbe ben 10 euro in più, oltre ai 15 che già pago secondo la normativa attuale.Credo non vi sia altro da aggiungere.Spero  che gli italiani siano abbastanza intelligenti da capire che pinocchi sono i nostri politici e, soprattutto, che non ci fanno proprio  nessun favore  ad unificare l’aliquota la 20%.Cari Ministri, comprendo che siete favorevoli alla liberalizzazione delle droghe, ma non spacciateci per equità fiscale quello che è un contorto meccanismo per aumentare le nostre tasse. Non provate a farci credere che tassate le rendite finanziarie, ma siate così onesti da dire che state tassando il risparmio.E quando non vi basterà aver svuotato le nostre tasche tassando le nostre entrate, cosà farete? Tasserete  anche le nostre uscite? Mi auguro che non arriviate anche sottoporre ad imposizione le nostre uscite fisiologiche…del resto, col prezzi che hanno i prodotti agricoli, non dubito che sprecherete l'occasione di tassare anche il concime.