Dike

Post N° 119


RIAPRE LA SCUOLA: "SPERIAMO CHE ME LA CAVO".Da oggi 8  milioni di bambini e ragazzi tornano sui banchi di scuola.Secondo i calendari scolastici regionali, ad aprire stamattina l’anno scolastico sono gli alunni delle regioni: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Veneto e Bolzano. Nei giorni successivi sarà la volta delle altre regioni italiane, fino ad arrivare al 19 settembre, giorno in cui torneranno a scuola gli alunni dell’Emilia Romagna.L’anno scolastico inizia e puntualmente si ripropongono gli eterni problemi legati alla riapertura delle scuole: stress da rientro, recupero di motivazioni dopo una assenza di alcuni mesi dai banchi di scuola, caro libri, ecc.  Quest’anno ci sono però problemi nuovi e più seri, dovuti al fatto che gli insegnanti, stabili e precari, si trovano a dover operare in pieno disordine normativo, disorientati tra le disposizioni della legge Moratti e le novelle indicazioni contenute nella circolare del Ministro dell'Istruzione Fioroni, del 31 agosto scorso, che danno un colpo di spugna a molte delle riforme Moratti. In particolare, con la circolare Fioroni scompaiono:-         il  “portfolio delle conoscenze", una sorta di  carta d'identità sul profitto e i comportamenti dello studente, che da qualche anno le scuole dovevano compilare.-         la figura del docente-tutor, ossia l’insegnante che aveva il compito di coordinare l'attività dei colleghi, curare i rapporti con le famiglie e il lavoro di documentazione sull'alunno; da quest’anno la valutazione degli studenti verrà affidata all'intera équipe dei docenti attraverso semplici schede di valutazione.-         l'applicazione generalizzata degli anticipi scolastici alla materna ed alle elementari, perché i Comuni, cui sono stati tagliati i fondi, non possono più assicurare i servizi.Il Ministro Fioroni ha inoltre espresso l'intenzione di elevare l'obbligo scolastico a 16 anni, di inasprire i controlli sulle scuole paritarie accreditate dalla gestione Moratti, di sospendere il programma dei licei sperimentali e di revisionare la disciplina dell’esame di maturità, eliminando le commissioni d’esame formate solo da docenti interni.Fioroni ha praticamente fatto a pezzi la riforma Moratti, ma non ha ancora fornito chiarimenti sulle indicazioni nazionali per i piani di studio e  sui programmi. Si è limitato a  criticare quelle attualmente in vigore, facendo chiaramente capire che saranno riviste e che, pur essendo ancora vigenti, non sono prescrittive.Non voglio scendere nel merito della riforma Moratti e dire se sia stata una buona o una cattiva riforma, anche perché la sua applicazione è stata limitata nel tempo. Tuttavia depone a suo favore il fatto che è stata una riforma posta in essere dopo aver ascoltato insegnanti, sindacati, studenti, e che è stata votata dal Parlamento. Invece le indicazioni della circolare Fioroni sono frutto di un accordo governo–sindacati che, alla faccia della concertazione, non è minimamente passato all’approvazione del Parlamento.E mentre si aprono dispute su riforma e controriforma scolastica, riemergono problemi apparentemente più modesti sul piano politico, ed invece assai importanti ed urgenti sul piano pratico: il 75% delle scuole non è a norma di legge, alcuni istituti scolastici mancano di strutture sportive o di aree verdi, i servizi di trasporto alunni sono scadenti. E aggiungiamoci anche che gli stipendi degli insegnanti italiani (unico caso in tutta Europa!) sono inferiori a quelli di un operaio specializzato e che la Finanziaria prevede tagli all’istruzione.L'istruzione non è soltanto un obbligo! E' soprattutto un diritto!