Dike

Post N° 191


PENSIERI AD ALTA VOCE.... Dopo i tragici scontri tra ultras e Forze dell’ordine, avvenuti venerdi a Catania, in cui ha perso la vita l'ispettore di Polizia Filippo Raciti, dal sito LaRepubblica.it  è stato lanciato un “appello per il nuovo calcio”, aperto alla sottoscrizione pubblica (che ha già raccolto circa 19.500 adesioni), nel quale sono state formulate una serie di proposte in vari punti, finalizzate a cambiare il mondo del calcio.Le proposte sono varie e prevedono cose fattibili da subito.Ne cito alcune di primaria rilevanza che riguardano, rispettivamente, i tifosi, i club e i politici.Per quanto riguarda i tifosi l’appello prevede: "Basta caschi, basta passamontagna calati, si va a faccia scoperta e con un documento d'identità in tasca. Multa ai possessori di fumogeni, sanzioni più pesanti per possessori di razzi, petardi, bombe-carta. Stop ai cori contro". Per quanto riguarda i club l’appello prevede che essi:"Dovranno risarcire tutti i danni provocati dai loro tifosi allo stadio e nella zona circostante. Dovranno realizzare un valido sistema di sicurezza all'interno dello stadio e impegnarsi perché dirigenti e tesserati non si lascino andare a gesti o dichiarazioni che possano provocare violenza. Stangata nelle tasche alla prima infrazione, squalifica alla seconda".Per quanto riguarda i politici l’appello prevede:"Protrarre la flagranza a 48 ore, permettere alla polizia di usare gli idranti. Certezza della pena. Sciogliere il tifo organizzato. Stop ai treni speciali per tifosi speciali". Trovo encomiabile e opportuno questo appello, anche se mi domando come mai Repubblica,  o altre testate, non abbiano pensato a stilarlo prima ed in modo da ricomprendervi anche le manifestazione extra-calcistica, chiamandolo ad esempio: “appello per ogni manifestazione pubblica”.In fondo, si tratterebbe solo di sostituire alla parola  “tifosi” la parola “manifestanti” e di sostituire alla parola “club” la parola “organizzatori”.Non è poi cosa difficile da tradurre in realtà.Pensate un po’ quale cosa meravigliosa sarebbe se a certe manifestazioni non dovessimo più vedere manifestanti in passamontagna o a viso coperto. Considerate quale gioia ne deriverebbe alle nostre orecchie se fosse posto uno stop a cori vergognosi che spesso abbiamo udito a manifestazioni pacifiste, che di pacifismo ne avevano davvero poco. Stimate un po’ come sarebbe piacevole attraversare le vie dove sfilano manifestazioni pubbliche senza la paura di vedersi invasi da fumogeni o colpiti da petardi.Se poi i comitati gli organizzatori di ogni pubblica manifestazione dovessero rispondere dei danni provocati dai manifestanti, non avremmo nemmeno più la preoccupazione di vedere sfasciate le vetrine, incendiate le auto e imbrattati muri con scritte inneggianti all’odio.Pensate quale contributo al vivere civile sarebbero: l’impiego degli idranti, la certezza della pena (senza indulti o indultini), lo scioglimento dei cortei organizzati, lo stop ai treni speciali per manifestanti (compresi i benefici delle riduzioni di prezzo).Certo, queste piccole regole non dovrebbero nemmeno essere sancite in un appello, perché dovrebbero essere regole innate, scritte dal buon senso di ognuno di noi e scolpite nel cuore della gente in buona fede.Ma siccome tanta gente difetta di buon senso e di rispetto per il prossimo, ecco che forse un appello siffatto potrei anche firmarlo… ma SOLO ove comprendesse TUTTE le manifestazioni e non solo quelle calcistiche: perché, in fondo, io allo stadio potrei anche rinunciare, ma quando si svolgono pubbliche manifestazioni per le piazze e le vie, non  trovo giusto che io mi debba blindare in casa per paura di essere colpita da un petardo o che le finestre di casa mia siano distrutte da una intifada di pietre.Sì’, un appello che valga per ogni manifestazione lo firmerei!Sono sicura che certe manifestazioni diventerebbero quiete come processioni religiose.