Dike

Post N° 199


FINANZIARIA (2)007: “LICENZA DI TASSARE”.E’ bastato che il 2007 vedesse l’alba per cominciare a scorgere i reali effetti della finanziaria del governo Prodi su stipendi e pensioni.La finanziaria approvata lo scorso dicembre con la sponsorizzazione del ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa e dal suo vice, Vincenzo Visco, ha ridotto per un verso i finanziamenti agli enti locali, ma ha concesso agli stessi una sorta di regalino compensativo, a tutto danno dei contribuenti: la facoltà di aumentare le aliquote delle addizionali comunali Irpef, che erano state congelate dal governo Berlusconi, fino al massimo dello 0,8%.Grazie a questo regalo che la Finanziaria prodiana ha fatto ai comuni italiani, per scusarsi con loro dei taglio dei finanziamenti, gli stipendi degli italiani subiranno una ulteriore decurtazione, oltre a quella già prodotta dalla riforma dell’Irpef.Da qualche giorno, infatti, sono entrate in vigore, nella maggioranza degli oltre 8 mila Comuni italiani, le famigerate  addizionali comunali sull’Irpef 2007, che per i contribuenti scatteranno a partire da marzo 2007 (più l’anticipo del 30% sull’addizionale del 2008, altra gran bella novità della finanziaria 2007).Secondo un’inchiesta del "Sole 24 Ore", che si basa su dati forniti dal ministero dell’Economia, in due su tre dei comuni italiani si assisterà ad una crescita del prelievo fiscale. Gli aumenti riguarderanno un italiano su due e porteranno nelle casse delle amministrazioni locali oltre un miliardo di euro. Al momento sono oltre mille i comuni italiani che, secondo il Dipartimento delle politiche fiscali, hanno rivisitato le aliquote delle addizionali irpef. Da un esame delle aliquote da essi decise si può rilevare che metà di questi comuni ha raddoppiato le addizionali, poco meno della metà le ha lasciate invariate e una sessantina di comuni ha addirittura deciso di applicare l’aliquota massima (0,8%); mentre solo in tre piccoli comuni l’aliquota è stata diminuita.Fortunatamente non tutti i comuni hanno sfruttato la licenza di tassare concessa loro dal governo. Si segnalano per virtuosismo Milano, Trento e Venezia, che hanno scelto per il 2007 di non intervenire sull'addizionale. Idem Alessandria, Biella, Bolzano, Catanzaro, Cuneo, Genova, Napoli e Treviso, seppure le loro aliquote precedenti fossero già consistenti e nell’ordine dello 0,50%.Altri comuni hanno invece deciso di praticare rincari fino al 600%: Perugia  passa dallo 0,1% allo 0,7%. Roma passa dallo 0,2% allo 0,5%. Bologna passa dallo 0,4 allo 0,7%. Triste passa da 0,2% al a 0,8%. I cittadini di Aosta, che nel 2006 non pagavano alcuna addizionale, ed ora subiranno invece un prelievo dello 0,3%. Campobasso e l’Aquila invece raddoppiano e passano dallo 0,4% allo 0,8%; anche Palermo e Parma raddoppiano, passando dallo 0,2% allo 0,4%; raddoppia anche Salerno che passa dallo 0,4% allo 0,6%. Ma la stangata non si ferma qui. Considerato che il governo ha deciso di dare tempo agli enti locali fino al 31 marzo per decidere se ritoccare o meno al rialzo anche l’Ici (l’imposta comunale sugli immobili) e la Tarsu (la tassa sulla raccolta dei rifiuti), se si avvarranno della licenza di tassare temo che per i poveri contribuenti i salassi non siano finiti. Per non parlare poi dei ritocchi che la finziaria 2007 concede di apportare alle addizionali regionali, e della nuova tassazione dei Bot, vecchi e nuovi, lievitata al 20%.Chi sa dirmi adesso chi sono i ricchi che secondo il Governo Prodi dovevano piangere?Chi sa dirmi cosa intendevano Prodi e compagni di merende quando parlavano di ridistribuzione della ricchezza, considerato che i miseri guadagni che il governo ha promesso ai percettori di redditi medio bassi saranno annullati dalle addizionali?Chissà perché i media, salvo il "Sole 24 ore", non ne parlano?E intanto la licenza di tassare continua a mietere vittime.