Dike

Post N° 218


IL GOVERNO ITALIANO ASSOLDA “MERCENARI” PER LA SICUREZZA DEI CIVILI ITALIANI IN IRAQ. Il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 4, relativo alla proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali, ha ottenuto il voto favorevole della Camera dei Deputati l’8 marzo 2007 e si appresta ad essere discusso e poi votato al Senato.Questo decreto sul finanziamento delle missioni all'estero è accompagnato da una relazione tecnica e tecnico-amministrativa: si tratta di una lunga relazione, di ben 296 pagine.Alla pagina 33 di questa relazione si nota una cosa molto interessante: uno stanziamento per la “Sicurezza dell’Usr” di 3.498.000,00 di euro. Lo stanziamento di questa somma di denaro è così motivato:“Considerato che il contingente militare italiano, che garantiva la sicurezza e l'incolumità del personale civile presente presso la Usr, non sarà più presente in Iraq nel corso del 2007 il Governo italiano ha la necessità di stipulare un contratto con una società di sicurezza che già sia operante in Iraq con personale locale. Ciò al fine di garantire l'incolumità dei civili presenti a Nassiriya e di consentire loro di uscire dal perimetro della base militare internazionale per monitorare i progetti ed incontrare le personalità locali in un contesto dimassima sicurezza”.
Dunque il governo ha deciso di stanziare circa 3 milioni e mezzo di euro per stipulare un contratto con una società di sicurezza già operante in Iraq con personale locale allo scopo di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale civile presente presso la Usr (Unità di Sostegno alla Ricostruzione), che dopo il ritiro delle nostre truppe dall' Iraq si trova privo di un servizio che tuteli la loro incolumità e sicurezza personale in territorio iracheno. La società di sicurezza già operante in Iraq, cui verrà commissionata la vigilanza sul personale civile italiano di stanza in Iraq, è una società inglese, e pertanto il governo italiano assolda personale di sicurezza inglese.Come possiamo chiamare queste persone che si occuperanno della sicurezza delle aziende italiane presenti a Nassyryia? Bodyguard?  Contractor? vigilantes? soldati a contratto?La sinistra radicale, per la verità, li chiama “mercenari”.Così ha chiamato Fabrizio Quattrocchi, Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, che si occupavano di sicurezza privata in Iraq. E quando Fabrizio Quattrocchi tornò dall’Iraq dentro una bara, quei pacifisti italiani che sono sempre pronti a sputare sulla dignità che non è la propria lo etichettarono con epiteti anche più meschini: “un fascista in meno sulla faccia della terra”, “un mercenario al servizio della proprietà privata”.Nessuno vuole proporre Quattrocchi come un eroe, sicuramente nemmeno lui voleva; ma meritava sicuramente maggior rispetto nel suo paese, perché quando ha avuto la certezza di morire, ha saputo come morire. Per questo è stato misero ascoltare un politico come Diliberto dissentire dal riconoscergli un funerale di stato, quasi che fosse “una offesa ai soldati italiani che non hanno scelto di andare in guerra e sono morti". Ed ora, questo governo, di cui fanno parte politici che detestano i mercenari, mette a libro paga i contractor per garantire la sicurezza del personale civile italiano operante in Iraq.E proprio chi ha sempre detestato i mercenari ci viene a dire che il ricorso ai contractor è giustificato dall’esigenza di assicurare sicurezza agli operatori che lavorano nei giacimenti petroliferi.Ma come? Quando morì Fabrizio Quattrocchi fu definito un mercenario, un fascista servo della proprietà privata ed ora il governo paga tre milioni e mezzo di euro per assoldare dei contractor a protezione degli operatori che lavorano ai giacimenti petroliferi?Ma di questi contractor i  grandi media asserviti tacciono, ed anche lo stanziamento di denaro per assoldarli non è presente nel decreto di rifinanziamento, ma solo nella lunghissima relazione che lo accompagna, e che dubito molti onorevoli abbiano letto in ogni sua riga.E se, per un malaugurato scherzo del destino, uno di questi nuovi mercenari a cui l’Italia ha delegato la sicurezza dei suoi cittadini dovesse morire, cosa si dirà?Si dirà che era solo un avventuriero che è andato in Iraq per denaro? Oppure si dirà che per fortuna c’è “un fascista in meno sulla faccia della terra”, come si disse di Quattrocchi? Oppure si dirà che era solo un mercenario comprato dal governo italiano?  E stavolta il mercenario non potrà nemmeno dire: “vi faccio vedere come muore un italiano”.Al limite dirà: ”vi faccio vedere come si muore per salvare un italiano”.