Dike

Post N° 226


CHI TROVA UN TESORETTO TROVA UN AMICO. “Chi trova un amico trova un tesoro” recita un proverbio contentuto nel Libro del Siracide.Adesso il proverbio  è stato ribaltato in “chi trova un tesoretto trova un amico”.Infatti, proprio nell’imminenza delle elezioni amministrative, quando più che mai è impellente il bisogno di trovare amici (che si traducono poi in voti) il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha deciso di destinare ai meno abbienti  il 66% del tesoretto, ossia la quota di maggiori entrate fiscali rispetto al gettito previsto. Ed ha scelto anche di comunicare questa sua decisione agli italiani per il tramite di una lettere ad un quotidiano, che rende plateale il suo gesto di estrema bontà nei confronti dei contribuenti, fino ad ora di tasse tartassati.Considerato che il gettito fiscale superiore alle aspettative ammonta a circa 10 miliardi di euro, dei quali 7,5 serviranno per la riduzione del deficit, il tesoretto corrisponde a circa 2,5 miliardi di euro, dei quali solo il 66% andrebbe destinato, secondo Prodi, ” a favore di chi, lavoratore, pensionato o disoccupato, affronta con maggior difficoltà il cammino delle propria esistenza”, mentre il restante 33% andrebbe “alle imprese e alle politiche per la crescita, lo sviluppo e gli investimenti”.La cosa strana è che Prodi ci dica che questo tesoretto è inaspettato, quasi che fosse caduto dal cielo come la manna data ai nostri padri. Invece tutti sanno perfettamente che l’esistenza di questo gruzzoletto era già stata scoperta un anno fa, e già nel primo trimestre del 2006, quando ancora questo governo, che se ne attribuisce il merito, non era a palazzo.Ma siccome la politica del governo Prodi, specie in campagna elettorale, puntava a far credere che i conti economici lasciati in eredità da Berlusconi e Tremonti fossero disastrosi, ecco che di questo tesoretto era sicuramente meglio tacere, non iscriverlo a bilancio per il 2007 e continuare a fare del terrorismo economico sul disastro delle finanze statali, per poter oberare di tasse i cittadini ed eventualmente tirare fuori dalla manica l’asso di un tesoretto a tempo debito, ove se ne fosse presentata la necessità.Ed ora che il tempo debito è giunto, ossia l’imminenza delle consultazioni amministrative, ecco che l’extra gettito dello scorso anno viene sventolato come un tesoro trovato dal governo Prodi e miracolosamente dovuto all’abile azione di politica economica dell’attuale Esecutivo.Una grande operazione demagogica ed illusionista in piena regola.E la gente di sinistra è tanto contenta e grida a Prodi il salvatore, a Prodi che trova un tesoro e da buon uomo di sinistra vuole dividerlo con chi “affronta con maggior difficoltà il cammino delle propria esistenza”.Poco importa agli indottrinati se in questi mesi il tesoretto non è stato impiegato per limitare la tassazione e gli italiani sono stati spremuti da così tante tasse da far conseguire all’Italia il primato del massimo storico di imposizione fiscale; l’importante è che Prodi il salvatore ora voglia ridistribuire il tesoretto.Se però andiamo a fare due conticini ci rendiamo conto che se questo tesoretto verrà effettivamente destinato alle famiglie meno abbienti, queste potranno (meglio dire potrebbero, visto che è ancora tutto laconico) beneficiare di un regalino di 5 o 6 euro al mese.Il tesoretto, infatti, tolta la parte che serve per la riduzione del deficit, ammonta a 2,5 miliardi di euro. Di essi solo il 66 si prevede venga destinato ai meno abbienti, e quindi 1,6 miliardi di euro. Se consideriamo che i meno abbienti (ossia coloro che dichiarano meno di 12.500 euro annui) sono il 48% degli italiani, cioè 19 milioni di persone, ecco che la cifra loro destinata, calcoli alla mano, è di circa 6 euro al mese, pari a 20 centesimi al giorno.Se poi il governo volesse considerare come meno abbienti anche coloro che non raggiungono i 15 mila euro annui, allora gli italiani che beneficerebbero del tesoretto sarebbero circa 24 milioni e dovrebbero accontentarsi di 18 cent al giorno.E poi non dobbiamo dimenticare un’altra cosa importante: l’importo di 2,5 miliardi è stimato su base annua, mentre l’ammontare spendibile dal governo da giugno a dicembre è la metà. In tal caso la cifra da ridistribuire andrebbe ancora dimezzata. Se il governo Prodi si tenesse il tesoretto e abbassasse le numerosissime tasse di cui ci ha gravati, se introduce il coefficiente familiare per il calcolo dell'Irpef, se abolisse l'Ici sulla prima casa, se consentisse di dedurre le spese per l'istruzione dei figli, gli saremmo indubbiamente più grati.Ma siccome così non sarà e dal momento che, tutto sommato, sono un’idealista che esalta l’esperienza dell’amicizia, preferisco la versione originale del proverbio: “chi trova un amico trova un tesoro”.