Dike

Post N° 232


9 MAGGIO, GIORNO DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO. "La Repubblica riconosce il 9 maggio, anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, quale Giorno della memoria al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno ed internazionale, e delle stragi di tale matrice". Così recita il comma 1 dell’art.1 del ddl 1003, approvato ieri dall'Aula della Camera che istituisce il "Giorno della memoria" dedicato alle vittime del terrorismo. La proposta di legge per l'istituzione del "Giorno della memoria" dedicato alle vittime del terrorismo era già stata approvata il mese scorso dalla I Commissione Affari Costituzionali del Senato in sede deliberante, a larghissima maggioranza e con un solo astenuto (Senatore Saro), e con l’attuale approvazione da parte della Camera diventa legge.Da tanto tempo, per rispetto alle vittime del terrorismo ed alle loro famiglie, si chiedeva da più parti di commemorare in modo adeguato il sacrificio di tutti coloro -politici, magistrati, sindacalisti, forze dell'ordine o semplici cittadini- che hanno perso la vita a causa del terrorismo, dedicando a tali caduti un giorno da elevare a solennità civile.Finalmente adesso questo avverrà.Il giorno della memoria delle vittime del terrorismo non è stato scelto a caso, ma è stato individuato, tra i tanti giorni proposti da vari parlamentari, nel giorno 9 maggio, in ricordo di quel tetro 9 maggio 1978 in cui a Roma, in via Caetani, nel baule di una Renault 4 rossa veniva rinvenuto il cadavere dello statista e politico Aldo Moro, ucciso per mano delle Br dopo quasi due mesi di prigionia. Episodio che segnò il momento più acuto dell'attacco terroristico rivolto allo Stato.La proposta di legge passata ieri al voto della Camera è stata approvata  con 420 sì, 1 no (dei deputato Caruso) e 46 astenuti (Prc ed il Pdci)Trovo veramente indecente ed indecorosa, seppur legittima, l’astensione di Prc e Pdci ed il voto contrario dell’Onorevole (sic) Caruso, perché con il loro mancato voto non hanno inteso manifestare una seppur minima solidarietà alle vittime del terrorismo di matrice brigatista e si sono rifiutati di esprime una sorta di condanna contro chi ha combattuto contro lo Stato; quello stesso Stato che ora essi dicono di voler rappresentare (ma credo che rappresentino piuttosto solo loro stessi) stando seduti sugli scranni del Parlamento.Vorrei proporvi alcuni frammenti dell’intervento di un deputato di Rifondazione comunista in sede di dichiarazione di voto: “… la proliferazione delle giornate della memoria può portare ad un depotenziamento di questi appuntamenti, in cui la società dovrebbe condividere dei punti fermi, valori e giudizi. La moltiplicazione delle giornate della memoria, lungi dal facilitare la costruzione voluta e fatta insieme, rischia, invece, di annullare lo sforzo di confronto e di ricerca, su episodi, momenti e fasi storiche che sono alle nostre spalle, ma che hanno attraversato in maniera drammatica e tragica il nostro Paese….Carlo Giuliani è morto assassinato e, finora, non è stato neanche possibile avere un processo per sapere chi lo abbia assassinato…Sappiamo benissimo che prendeva parte ad alcune manifestazioni... in quel mese difficilissimo in cui si è registrata una gestione dell'ordine pubblico aggressiva nei confronti dei manifestanti... Nel momento in cui il gruppo Rifondazione Comunista ha intitolato una sua sala al Senato, non lo ha fatto indiscriminatamente per colpire e indicare dei colpevoli, ma, in primo luogo, per ricordare una vittima e per chiedere lo svolgimento di un processo… Negli anni '70, non solo i familiari e le vittime di quegli attacchi hanno subito l'aggressione terroristica, ma anche i grandi movimenti di popolo e di massa che in quegli anni sono nati nel nostro Paese e sono stati presi nella tenaglia della repressione e delle leggi emergenziali…Per tutti questi motivi… Non condividiamo l'istituzione del «Giorno della Memoria» facendo del 9 maggio il punto alto di quella storia, perché dobbiamo ancora costruire insieme la lettura e soprattutto la necessità di uscire dagli anni di piombo e dagli anni bui della Repubblica.”Credo che dichiarazioni come questa siano una  penosa mistificatrice arrampicata sugli specchi che non ha bisogno di alcun commento.Il secondo comma del ddl 1003 che istituisce la giornata della memoria contro le vittime del terrorismo, statuisce che: "In occasione del Giorno della memoria, possono essere organizzate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione anche nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche".E’ giusto che questa giornata diventi, anche nelle scuole, un momento per soffermarsi a riflettere sulla viltà di coloro che, in nome di ideologie malate e criminali, si sono armati per insanguinare le strade di questo Paese col sangue dei suoi più fedeli servitori. 
"A volte arrivo a pensare che quello che fecero durante gli anni di piombo é assai meno devastante di quello che stanno facendo oggi per occultare la verità. E quello che fa ancora più rabbia, é che lo fanno con gli strumenti di quello stesso potere che ieri volevano abbattere con le armi" (Giovanni Berardi, figlio di Rosario Berardi, ucciso dalle Brigate Rosse)