Dike

Post N° 234


LA FRANCIA HA SCELTO SARKOZYNicolas Sarkozy, ex ministro dell’interno del governo Villepin, candidato della destra all’Eliseo, ha vinto le elezioni presidenziali francesi al secondo turno dell' elezione presidenziale ed è il nuovo Presidente della repubblica francese.  Il gollista Sarkozy ha ottenuto il 53% dei consensi, contro il 47% conseguito dalla sua rivale Segolene Royal. Una percentuale di ben sei punti di differenza.Una vittoria decisamente netta, ed ancora più netta se si considera l’elevata affluenza alle urne, intorno all’86%.Secondo alcuni osservatori Sarkozy sarebbe il Presidente della Repubblica più votato dopo Georges Pompidou.Dunque il suo governo è pienamente legittimato dall’ampio voto popolare e non si può certo dire che Sarkozy non sia il presidente di tutti i francesi.“Fin da giovanissimo provo l’emozione di appartenere a una grande nazione, la Francia. Amo la Francia come si ama un essere caro che mi ha dato tutto; ora è il mio turno di ridarle tutto. Il mio primo pensiero va a Madame Royal. Ho rispetto per lei e per le sue idee, in cui tanti francesi si sono riconosciuti. Rispettare Madame Royal è rispettare i milioni che hanno votato per loro. Un presidente deve amare tutti i francesi. Penso quindi a tutti i francesi che non hanno votato per me. Voglio dire loro che sarò il presidente di tutti i francesi. Stasera non è la vittoria di una Francia contro l’altra, è la vittoria della democrazia”. Queste sono state le prime parole del nuovo Capo di Stato francese, pronunciate nel suo primo discorso dopo che sono stati resi noti i risultati della sua elezione.Molto duro è stato il commento sulle elezioni presidenziali dell’ex ministro socialista Strauss-Kahn, secondo cui "le elezioni presidenziali sono state perse al primo turno da una sinistra che mai è stata così debole". Di "vera catastrofe politica" parla invece Marie George Buffet, segretario nazionale dei comunisti francesi.Indubbiamente il programma di Sarkozy è sembrato ai francesi più convincente di quello populista della Royal, portavoce di una sinistra in profonda crisi culturale, che non ha tenuto conto del fallimento dello stato sociale. Nelle ultime due settimane tutti i sondaggi davano Sarkozy vincente con la percentuale del 53%. La sinistra doveva pertanto giocare tutte le sue ultime carte e tra esse quella dell'antisarkozismo (qualcosa di simile all'antiberlusconismo italiano, solo che in Francia non ha sortito effetto alcuno): la Royal aveva addirittura dichiarato ad una intervista radiofonica che la vittoria di Sarkozy avrebbe potuto costituire un rischio in quanto avrebbe potuto scatenare “violenze e brutalità” nel Paese ed in particolare nei quartieri popolari.Se violenza e brutalità vi sono state ieri sera non provenivano certamente dalle banlieu, ma dagli anarchici di sinistra, delusi dall'esisto della consultazione elettorale, che ci hanno dimostrato che tutto il mondo è paese e che ogni paese ha i suoi teppisti.I francesi con il loro voto hanno dimostrato di esprimere una maggioranza che vuole un cambiamento di rotta su alcuni temi importanti per il Paese: ordine pubblico, immigrazione, politica estera ed economica. La nuova destra francese si prepara a governare.La sinistra dovrà invece pensare a rinnovarsi.Il dopo Chirac sta già iniziando.Speriamo che Sarkozy mantenga le promesse.Buon lavoro, monsieur Sarkozy.