Dike

Post N° 247


TOMAS SCHIOPPA DA TORQUEMADA Si è svolto ieri in Senato il dibattito sul caso Visco e sulle presunte pressioni di questi sul comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, per il trasferimento di alcuni ufficiali della Guardia di Finanza a Milano.Al termine del dibattito si è assistito alla replica del ministro dell’Economia Padoa-Schioppa ed infine si è votato  sulle mozioni e gli ordini del giorno.Le mozioni a firma cdl sono state respinte tutte, perfino quella del leghista Calderoli che impegnava il Governo “ad esprimere la fiducia sull’operato del Corpo della Guardia di finanza e dei suoi alti vertici della catena di comando”.E’ passato invece un odg dell’Unione, ma solo nella parte che esprime solidarietà all’operato del vice ministro Visco. All’interno della mozione dell’Unione vi era anche una parte in cui si esprimeva solidarietà alla Guardia di Finanza, ma questa parte della mozione è stata eliminata, in considerazione del fatto che analoga mozione era già stata presentata dalla cdl e respinta e, per regolamento, non possono riproporsi mozioni identiche già respinte dall’aula.Ho assistito per tutto il pomeriggio e per tutta la sera alle bagattelle dei senatori del nostro Parlamento ed ho provato un grande disgusto per la politica.Dell’infausta giornata parlamentare di ieri la parte che ha destato la mia maggior repulsione è stato l’intervento del Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa.Nell’ascoltare il ministro Schioppa mi è sembrato che fosse resuscitato Tomas da Toquemada, il più potente e crudele inquisitore di Spagna, passato alla storia per le tremende torture che infliggeva agli inquisiiti e per i roghi alle streghe.Ed infatti, proprio ieri, Tomas Schioppa da Torquemada ha accesso il rogo sopra il quale cui era stato legato idealmente il comandante Speciale, e lo ha acceso con una requisitoria, durata 20 minuti, che è stata una sentenza di condanna, soprattutto morale, del generale stesso.Questo novello giudice della purga ha fatto una ricostruzione ideologica del caso Visco-Speciale ed ha processato e condannato pubblicamente, senza appello e diritto di replica, il generale Speciale, prospettato come un presunto pericoloso cospiratore contro lo Stato. Di lui Schioppa da Torquemada ha parlato di “Mancanza di riservatezza molto grave, assenza di una comunicazione serena, di trasparenza, di lealtà. Con Speciale sono venute meno le regole etiche e deontologiche.. Con lui le Fiamme gialle erano diventate un corpo separato.. Ha gestito in chiave personalistica il Corpo.. ha dato promozioni ed encomi solo agli amici, compreso il suo aiutante di campo.. ha assunto comportamenti di dubbia lealtà nei confronti dell’autorità politica stringendo rapporti con la magistratura e gli organi di stampa… si è dimostrato inadeguato nella scelta dei collaboratori; non ha vigilato sulle indiscrezioni pubblicate dai giornali; ha promosso ufficiali inadeguati all’incarico”.Tomas Schioppa da Torquemada ha ieri voluto tranquillizzare l’italico popolo che il generale Speciale era un pericolo per le istituzioni democratiche, anche se poi non è riuscito a chiarire come mai un siffatto cospiratore non sia stato rimosso un anno fa, non sia stato denunciato nelle apposite sedi ed anzi oggi sia stato promosso ad altro incarico di prestigio presso la Corte dei Conti, che, come ha ben detto un senatore Udc, non è la “feccia dell’Umanità” alla quale destinare un generale divenuto un “pericolo per il paese”.Schioppa da Torquemada ci ha ieri dimostrato quanto vergogna ed arroganza possano essere aspetti complementari del comportamento umano e quanto il malessere che deriva dalla vergogna di una colpa profonda possa essere neutralizzato da un sentimento di arroganza che faccia sentire l’individuo al di sopra del bene e del male.Ieri in senato non si è votato il caso Visco-Speciale, ma si è votato il governo Prodi, un governo che sta facendo vergognare gli italiani, ma che la maggioranza che è emanazione dello stesso vuole tenere vivo solo ed unicamente per amore di poltrona.Il governo prodi ha superato l’ostacolo del voto del Senato e lo ha superato grazie ai lancieri e arcieri della sua variopinta coalizione, che gli hanno fatto scudo lanciando ogni genere di strale verso il comandante Speciale, definito all’uopo come orditore di un complotto massonico, disobbediente, arrogante, socialmente pericoloso e perfino infedele.Il governo Prodi ha vinto ieri in Senato, ma il prezzo di questa pirrica vittoria è stato talmente ingente da vanificare la stessa vittoria ottenuta.A perdere è stata la Guardia di Finanza, screditata nei suoi più alti vertici dalla logica del sospetto.A perdere è stata lo stato di diritto, vanificato da condanne sommarie ed inappellabili proferite senza prove da politici per i quali il (loro) potere e il comando conta più delle istituzioni, proprio come avviene nelle peggiori dittature.A perdere è stata soprattutto l’Italia, irretita da pseudo paladini dell’onestà, politici dalla doppia morale e dalla doppia verità, truffatori ideologici che sacrificano i servitori dello Stato sull’altare della falsa etica per garantirsi unicamente la sopravvivenza.