Dike

Post N° 249


SINISTRA DI PIAZZA E DI GOVERNO. Sabato scorso il Presidente degli Stati Uniti, George Bush, ha fatto visita al nostro Paese, secondo un programma che prevedeva incontri con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il Pontefice, Benedetto XVI, con il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, con la comunità Sant’Egidio e con l’amico Silvio Berlusconi.A fare da pietosa coerografia alla visita del presidente americano, vi sono state delle manifestazioni di protesta, che hanno visto come protagoniste due piazze:-         Piazza del Popolo, dove Verdi, Comunisti italiani, Rifondazione e Sinistra Democratica di Mussi -pur facendo parte della coalizione di maggioranza che è andata a tributare gli onori al Presidente degli Stati Uniti in visita in Italia- hanno organizzato sit in contro l’Amerika, contro Bush,  contro Prodi che lo ha ricevuto e contro la guerra.-         e la piazza dei disobbedienti, dei centri sociali che, pur avendo sostenuto col loro voto la coalizione di governo che riceve Bush, ha organizzato un corteo anti Bush che si è svolto da Via Cavour a Piazza Navona.La prima piazza è risultata pressoché deserta: sembrava l’accolita di persone che si può rinvenire alle fiere attorno ai banchi dove gli imbonitori propongono in vendita fantomatiche magiche pentole per la cucina del futuro. In questa piazza gli imbonitori Giordano, Diliberto, Rizzo e Bonelli attendevano fiduciosi e speranzosi l’arrivo di contestatori contro il “cattivo padrone Bush”, che però sono giunti in un numero esiguo, all’incirca 300 persone. E con che coraggio si poteva scendere in piazza a supportare questi partiti di lotta e di governo che, con somma incoerenza, manifestano contro Bush dopo aver votato assieme a Prodi i rifinanziamenti delle missioni cominciate da Bush?Con che animo si può ritenere credibile Diliberto che disprezzava Berlusconi perché stringeva le mani di Bush grondanti di sangue e ora appoggia il governo di Prodi, che stringe quelle stesse mani?La seconda piazza era invece più numerosa: 10-15 mila persone, secondo i dati della Prefettura, che qualche illuso degli organizzatori ha provato a far lievitare a 150 mila, aggiungendo qualche 0 in più.A noi spettatori sono forse sembrati di più per i danni che molti di loro sono riusciti a porre in essere, ossia i loro soliti atti di squadrismo e di teppismo politico e  le loro solite dimostrazioni di trucido anti americanismo e anti pacifismo: qualche vetrina sfasciata, qualche auto distrutta, qualche lancio di petardi e bottiglie,qualche bandiera americana vilipesa, la profanazione della tomba di Aldo Moro, e poi le solite scritte di pessimo gusto e le solite grida contro la memoria dei nostri soldati morti a Nassirya, contro la polizia le  Forze dell’ordine che, con una compostezza veramente encomiabile non hanno raccolto il guanto di sfida di 4 disperati pacifinti. L’esuberanza pacifinta ha causato 9 feriti (di cui 5 poliziotti) e portato a 6 arresti.A parte questi episodi, il bilancio delle due piazze oraganizzate dalla sinistra contro Bush sono state un autentico fallimento sul piano partecipativo.Nemmeno nell’opposizione a Bush la sinistra italiana è unita!Questa sinistra, che da una parte mostra la mano a Bush e dall’altra è pronta a sferrargli una pugnalata, non è più credibile nemmeno da coloro che l'hanno sostenuta e con i quali non sa più dialogare.Le urne hanno condannato la sinistra al primo turno delle elezioni amministrative.La piazza, terreno storico della sinistra, ha ulteriormente sancito la condanna di una sinistra che sta tenendo il piede in due scarpe ed abdicando ai propri ideali pur di non perdere l’amata poltrona.Qualcuno parla di crisi della politica. Sarebbe più giusto parlare di crisi della sinistra e di crisi del governo ProdiIl patetico è che la stessa sinistra non si è ancora rassegnata a capirlo...e stasera dirà anche di aver vinto ai ballottaggi.