Dike

Post N° 250


OSCURATO IL SITO DELLA VERGOGNA PEDOFILA L’appello contro il sito che inneggia all’orgoglio pedofilo e celebra, da ormai 8 anni, la giornata dell’orgoglio pedofilo (Boy Love Day), nella pressochè indifferenza della comunità internazionale, è stato raccolto dalla blogsfera e attraverso uno straordinario passaparola si è diffuso di blog in blog.Dopo un tam tam sulla rete, ed inviti lanciati da alcune associazione e raccolti dalla blogsfera per la sottoscrizione di un appello per la chiusura del sito che sponsorizza i pedofili, il sito italiano che promuove la giornata dell’orgoglio pedofilo è stato finalmente oscurato all’80%, grazie alle tecnologie d’avanguardia della Polizia postale, e la maggioranza delle utenze non può raggiungerlo.Questa operazione di chiusura del sito è stata possibile grazie alla collaborazione di oltre 1700 provider italiani, che avevano il compito, non semplice, di far funzionare contemporaneamente il filtro appositamente creato per bloccare il sito.Si è trattato di operazione non facile perché i creatori del sito pedofilo avevano oculatamente previsto, grazie ad artifici e cavilli informatici, che si potesse accedere a quel sito anche omettendo il www. Il capo della Polizia postale italiana ha detto che questa operazione di bloccare l’accesso dall’Italia al sito dell’”orgoglio pedofilo”, è stata una impresa pargagonabile a quella di chiudere tutte le finestre di un grattacielo nello stesso momento, onde impedire che qualcuna potesse essere riaperta a causa di un colpo di vento.La nostra legge ci ha permesso di catalogare quel sito -che per la legislazione del paese dove è registrato il server (Germania) è invece ai limiti della legalità- tra i siti pedofili e speriamo che anche in altri paesi, come Germania e Svizzera, sia possibile intervenire ad oscurare lo spazio veb della devianza pedofila.Qui non è in discussione libertà di espressione, come rivendicavano i creatori del sito oscurato.Qui è in gioco la vita e la sicurezza dei nostri bambiniOscurare siti come quello, che spacciano per amore ciò che è solo un abominio, era un dovere morale, oltre che giuridico.Su quei siti si è offerta all’opinione pubblica una percezione distorta del rapporto adulto –bambino, prospettando come consensuale un rapporto in cui il minore non ha invece capacità alcuna di manifestare il proprio consenso, ma, se mai, diventare vittima di una coercizione.Purtroppo gli orchi sono stati solo oscurati. Essi continueranno a girare nel bosco come anime dannate in cerca di piccoli protagonisti per la loro favola brutta, e pare stiano già pensando di organizzare un Boy Love Day in gran segreto, e di approntare perfino nella nostra capitale, Roma, una sorta di Pedo pride.La mobilitazione dei blogger contro questo sito ha dimostrato che la blogsfera nel suo piccolo è in grado talora di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni a problemi molto gravi cui i media tradizionali spesso non offrono la dovuta rilevanza.Continuiamo ad essere vigili e portare avanti queste piccole battaglie di civiltà e, in questo caso, facendoci latori di un ulteriore messaggio: quello di fare in modo che siano elevate le pene edittali per il reato di pedofilia, che vengano modificati i tempi di prescrizione per i reati di violenza e abuso sessuale ai danni di minori di 18 anni, e che sia assicurata in tali casi la certezza della pena, senza indulti o indultini a favore di Caino, perché mai come in questo caso Abele merita tutta la nostra protezione.