Dike

Post N° 265


RICORDANDO ORIANA FALLACI“CATTIVI MAESTRI E PESSIMI ALLIEVI” Oggi avrei voluto dedicare solo un post di poche righe ad Oriana Fallaci, la giornalista e scrittrice fiorentina morta un anno fa, il 15 settembre 2006.Il mio voleva semplicemente essere un ricordo personale di una donna libera e di una scrittrice di straordinario livello letterario ed intellettuale, della quale ho ammirato e tuttora ammiro la forza con cui ha espresso ad alta voce ciò che moltissimi ipocriti pensano ma non hanno il coraggio nemmeno di dire sottovoce.Solo poche semplici parole erano il mio intento.Finchè ieri mi sono imbattuta in una testata online di ispirazione marxista ed ho letto un articolo dedicato ad Oriana.La “Fu Fallaci” (così viene apostrofata Oriana dal “giornalista”) viene annoverata, assieme anche a Magdi Allam, tra i cattivi maestri.Il motivo? I motivi sono vari. ne leggo uno dei tanti:Siccome Olindo Romano -autore, assieme alla moglie, della strage di Erba- leggeva libri della Fallaci e poi ha ucciso il figlio, la moglie, la suocera e la vicina di casa di un musulmano, ecco che la strage di Erba ha una motivazione razzista e Oriana Fallaci sarebbe una sorta di mandante morale di quell’omicidio, poiché coi suoi romanzi “ispira terroristi, assassini, promotori dell'odio e fautori dello scontro tra le civiltà”.Il giornalista prosegue poi nei suo delirio e paragona "Santa Oriana da New York" (la chiama anche così) alle radiazioni conseguenti all'esplosione di un'arma tattica nucleare: lente, ma letali.Mi domando se chi ha scritto questo articolo al mattino si guardi allo specchio oppure se guardi semplicemente dietro lo specchio. Mi domando, inoltre, con quale supponenza ed arroganza un semplice giornalista si erga ad indagatore della mente umana, prima, ed a giudice, poi, al punto da anticipare il giudizio penale, ancora in corso, sul delitto di Erba, archiviandolo come provocato da motivazione razzista.Il pensiero mi corre subitaneo e spontaneo al terrorismo di matrice brigatista, a tutto il sangue innocente che ha sparso e a tutti i morti che esso ha lasciato per strada: uomini illustri, servitori dello stato, semplici cittadini inermi. Un terrorismo, quello di ispirazione brigatista, che non ha mai lesinato di dichararsi isirato ai dettati marxisti, nelle parti in cui propugnano la lotta di classe, anche attraverso l’offensiva armata. Ragionando con lo stesso metro del giornalista che ha etichettato la Fallaci come cattiva maestra, dovrei convenire che siccome quasi tutto il terrorismo brigatista si è detto seguace del pensiero marxista, e nei covi delle BR non sono mai mancati "il Capitale" e "Il manifesto del partito comunista" di Karl Marx, ecco che Fu Karl Marx, dovrebbe essere bollato come ispiratore di terroristi, assassini, promotori di odio.E penso a Marx quale isiratore dei comunismi reali, e provo a contare tutti morti che questi regimi hanno prodotto in nome di Marx, ma la conta è impossibile, perchè nell'ordine di centinaia di milioni. Eppure, chi oggi addita la Fallaci come cattiva maestra continua a venerare Marx come ottimo maestro.Oriana, dovunque tu sia, sorridi di tutto questo.Sorridi di quegli intellettuali o pseudo tali che ti elogiavano quando eri dalla parte della loro barricata ed ora ti imbrodano solo perché, non pensandola più allo loro modo, sei diventata un nemico da abbattere, anche da morta.Sorridi anche di coloro che non ti hanno voluto dedicare un’aula consiliare o una pubblica via, pur essendo poi gli stessi che venerano i lanciatori di estintori e coloro che si dicono in lotta contro lo Stato nel nome del Fu MarxSorridi e, soprattutto, ridi di coloro che oggi ti bollano come integralista, perchè sono i più ipocriti degli integralisti; peggiori persino degli stessi terroristi fondamentalisti, perchè, quali serbatoi dell'eversione e del terrorismo, sono sempre pronti a fornire a quest'ultimo una sorta di implicita giustificazione ideologica.E costoro sono oggi l’attestazione manifesta che non vi sono solo cattivi maestri ma anche pessimi allievi. Ciao Oriana. Oggi ti voglio ricordare con una delle tue frasi più belle:“La libertà è un dovere, prima ancora che un diritto”