Di cose accadute

Ritorni


Dicevo  altrove che stanotte sono successe due cose.Io, nel destino, ci credo. Credo che le cose capitino quando l'ora arriva, e non basta volere o non volere, dire o non dire. Il destino succede.Il sole brucia la pelle fin quando tira e fa male, non può essere che così. Non ci sono altre possibilità. C'è chi può starci un giorno, sotto il sole, chi può starci un'ora. Chi non può starci proprio. Il sole non smette per questo di bruciare.Io, per esempio, ho voluto una cosa fortemente. Ma se questa si è avverata non è certo perchè io l'ho desiderata. Sarebbe accaduta lo stesso, anche senza le mie preghiere. D'altronde se non si fosse verificata, non sarebbe stato per l'inutilità dei miei sospiri. Semplicemente non sarebbe dovuta accadere. Non era destino, si dice così.Lo so, sembra quasi voler buttare addosso al fato tutta la responsabilità, tutta la colpa, tutta la vittoria. Lo so benissimo che sembra questo. Ma non le ho decise io le regole del gioco - per fortuna, aggiungerei.  Qui, una volta, siamo stati altro. Un momento preciso nell'arco di tutta l'eternità. Quel punto in cui frammenti di vite si sono incontrate nella rete e sono diventate una cosa sola, per poi tornare a dividersi di nuovo. Abbiamo riso e abbiamo pianto per poi arrivare fino a oggi. Oggi, appunto. Qui e ora. Non sappiamo più a che ora suona la nostra sveglia la mattina, quali programmi guardiamo in tv, quali libri leggiamo, quali cose ci rendono felici, quali ci rendono di cattivo umore, cosa cucineremo per Pasqua, dove abbiamo passato l'ultimo Natale.Ma sappiamo che ci siamo stati, e questo posto ne è la prova, e qui ci sentiamo a casa.