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Le Oselle


La storia delle Oselle ha inizio con un antico privilegio di tipo feudale di cui era beneficiario il Doge: a lui ed a lui solo infatti era riservata la facolta' di cacciare in determinate località. Alla fine del XIII secolo vennero promulgate varie leggi a limitazione dei poteri del Doge, e tra queste ve ne era una la quale precisava che la facolta' di cacciare in queste riserve era concessa dal Patriziato e non si trattava quindi di un diritto dogale. Venne percio' stabilito che per poter continuare ad ottenere questo privilegio il Doge dovesse - nel mese di dicembre di ogni anno - donare ai nobili un certo numero di capi abbattuti in tali zone, quale segno materiale e tangibile della sua riconoscenza. Oggetto di questo dono erano delle "Oselle salvadeghe dai pie rossi", anatre selvatiche dette "Mazzorini": di questa specie, le piu' prelibate erano le femmine e quindi proprio da loro deriva il termine di "uselle" od "oselle", inteso come "uccelli femmina".Nel primo ventennio del XVI secolo, essendo stata occupata dalle truppe Imperiali la zona di Marano Lagunare dove vi era abbondanza di oselle, la cacciagione cominciò a scarseggiare, pertanto per deliberazione del Maggior Consiglio del 28 giugno 1521, si decretò il conio di alcune monete in argento del valore di un quarto di ducato come regalia ai nobili, che di fatto sostituirono gli uccelli palustri di antica tradizione. Tali monete in ricordo del primo donativo furono chiamate oselle.Le prime oselle furono coniate con Doge Antonio Grimani (1521 - 1523 ), da allora ebbero conio annuale e tale usanza perdurò fino alla caduta della Repubblica Veneta; queste sul verso recavano l’immagine del Doge in carica inginocchiato davanti a San Marco, sul retro un’immagine celebrativa ed una scritta, in cui figurava sempre la parola munus (dono).Tutte le "Oselle" ebbero corso come denaro e furono sempre comprese nelle "tariffe" ufficiali, subendo come tutte le monete dell'epoca le oscillazioni dei cambi e la fluttuazione del valore del metallo in esse contenuto. Esse furono coniate con cadenza annuale da tutti i Dogi fino a Ludovico Manin - ultimo Doge - costituendo una sequenza ininterrotta di ben 275 monete diverse.Unica eccezione al ducale diritto di batter moneta, la comunita' insulare di Murano ottenne l'ambito privilegio di emettere Oselle: stando ai documenti, le coniazioni dovrebbero risalire almeno al 1546, ma la prima conosciuta risale al 1581. Ne sono note 109 con date diverse oltre ad una priva di data, ma emessa sotto il dominio del Doge Paolo Renier. Queste Oselle, estremamente rare, sono caratterizzate dall'effigie di un gallo - emblema della comunita' di Murano - oltre agli stemmi del Doge, del Podestà , del Camerlengo e dei 4 Deputati in carica nell'anno.  Proprio questi stemmi, caratteristici delle famiglie di Murano, facevano si' che tali Oselle fossero ricercatissime dalle famiglie dell'isola per donarle durante battesimi e matrimoni, o semplicemente quale ornamento per le signore che in tal modo potevano esibire il proprio stemma di famiglia effigiato sulla moneta.