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Quando la storia passa per un bar...


Non prendetela per pubblicità gratuita, questo locale non ne ha certo bisogno. Harry's è un piccolo bar in prossimità di Piazza San Marco a Venezia: non ha nulla di antico in quanto aperto solo nel 1931, si può dire che occorra conoscerne l'ubicazione per trovarlo per quanto è poco evidente.  E' da qui che comincia l'avventura della famiglia Cipriani: l'attuale propriatario -Arrigo- è universalmente noto per l'aperitivo "Bellini" se non per essere a capo di una vera multinazionale della ristorazione.Tra il 1934 e il 1939 Harry’s Bar conosce anni di vasta notorietà anche a livello internazionale: sul libro d’onore spiccano le firme di Toscanini, Tito Schipa, Guglielmo Marconi, Somerset Maugham, Serge Lifar. Nel 1936 si inaugura una locanda nell'isola di Torcello, intanto con il secondo conflitto mondiale la stagione mondana dei turisti che trascorrono lunghe settimane a Venezia termina.
La fortuna di Harry’s Bar e della locanda è legata comunque alla presenza di un personaggio carismatico (leggendario?) come Ernest Hemingway, il quale alla fine del 1949 approda a Venezia. Grande bevitore - si dice che Cipriani gli facesse recapitare in camera ogni sera sei bottiglie di Amarone veronese che trovava regolarmente vuote la mattina seguente - adorava Torcello e la sua atmosfera rilassata, che gli permetteva di dividere il suo tempo tra la caccia alle anatre, la stesura del suo romanzo "Di là dal fiume e tra gli alberi" e il suo tavolo accanto al foghèr della Locanda.. Negli anni non si contano gli ospiti celebri del bar e della locanda quali Orson Welles, Humphrey Bogart, Laureen Bacall, Truman Capote, l’Aga Khan, Charlie Chaplin, Barbara Hutton, Aristotele Onassis, i Burton per finire con la famiglia reale inglese. Qualcosa in piu lo si può trovare sul sito della locanda: il tutto giocato tra un piccolo bar ed una locanda su un'isola con qualche decina di abitanti (attualmente 15 residenti).