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Post n°37 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da vanille_noire
C'era la brina che rendeva tutto elegante e fine. E poi l'aria nella stanza, il tuo respiro lasciato nella notte. Ero stretta nel soprabito nero, forse inopportuna per quella giornata rigida e tersa. Poi ricordo solo ribellione per l'idea viziata che mi ero fatta di te e le parole come lame che ho scagliato con rabbia, inusuali per me. Ho abbassato un cielo, ed ho corso senza meta sentendo l'aria pungente fra i capelli che congelava lacrime mai scese. Ho guardato l'altro di cielo. In fondo ero io, sempre io, ancora io senza compromessi e senza illusioni.
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