un'anima

Post N° 25


Non portava più le trecce, nè più aveva la sottoveste rossa...l'aveva chiusa nel baule dei ricordi...insieme ad un cuore troppo straziato...L'aveva abbandonata là, tra i campi di papaveri e il grano maturo...e le cicale sornione continuavano la loro nenia raccontando del tempo che fù e che mai più sarebbe tornato...Nella sua valigia di similpelle blu solo poche cose: il suo diario chiuso a chiave ,un antico orologio a cucù, un piatto da muro sbeccato con la riproduzione dei girasoli di Van Gogh, una cartolina del suo mare...la foto tanto amata della mamma, e un biglietto di sola andata...Una grigia mattina d'inverno, se ne era andata con la sua valigia; passo spedito, deciso, chiusa dentro il suo cappotto di maglia, dentri stretti, e occhi fissi.Se ne era andata via, senza mai voltarsi indietro, nemmeno una volta...nemmeno per dare un ultimo saluto ai suoi campi...ai suoi monti che si ergevano maestosi e scendevano ripidi fino al mare...Immobile come una statua di sale. E di sale sapeva quell'unica licrima che gelida le rigava la guancia.