Mi guardo e mi ritrovo a non amare, mi sembra una maledizione, come se non dipendesse da me, ma da un sortilegio. Una buffonata la sofferenza che provo non amando. un tedio, una inconsapevolezza lercia, un abitudine a pensare L'AMORE!So che da qualche parte, disciolta nel fluire della mia vita, c'è ancora la mia capacità di amare. Solo che diventato faticoso farlo, sto diventando un paracula dei sentimenti, so cosa significa non avere aspettative, fidarsi, credere.....ma è come se non volessi più farlo. Sono al sicuro nel piccolo porto delle mie certezze incerte, dove basta un soffio di vento per mandare all'aria questo perfetto mondo di cartapesta, ma se tutto è in divenire , se la sola certezza è il cambiamento, la mutevolezza, l'altalenante incederedi passi di danza ovattati, perchè il livore dell'amore, perchè l'interezza del sentire, la sua forza, il suo bisogno?così.
