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io sto con i celerini


Premetto che la protesta universitaria riguarda una minoranza di cittadini, in parte baroni universitari che si vedono toccati nei loro privilegi, in parte studenti che legittimamente possono chiedere o non chiedere alcune cose. I ricercatori universitari, pur con tutto il rispetto di questo mondo, non sono operai metalmeccanici. Sono persone che vivono in un sistema corrotto e marcio e che si ribellano solo in alcune occasioni, mentre in altre il loro silenzio è, decisamente, assordante, vedi concorsi universitari.Detto questo la violenza è sempre inaccettabile. La violenza mette sempre dalla parte del torto, e chi usa una manifestazione come fosse un’esercitazione di guerriglia non potrà mai avere la mia solidarietà. Già è difficile dare la propria solidarietà ad un barone universitario, ma a dei violenti che assaltano il senato, che minacciano di invadere il Vaticano, come moderato, li sento lontani anni luce dalle mie convinzioni. Non difendo il governo, non difendo la Gelmini, ma non sto dalla parte delle Università italiane che sono quanto di più marcio esista in Europa, basti pensare al tremendo buco di debiti, per esempio, che è diventata l’Università di Siena. Non mi si venga a dire, per piacere, che quei debiti li ha fatti la Gelmini. Quei debiti (milioni e milioni di euro) sono stati creati da un sistema di vassallaggio, degno del miglior manuale di Storia medievale. E Siena non è certo una città di destra. Ammesso che simili distinzioni valgano per la città del Monte dei Paschi. Quando poi, alcuni esagitati, come a Firenze, insultano le forze di Polizia, al grido di “fascisti tornate nelle fogne”, la mia indignazione raggiunge il colmo. Ma chi sono questi figli di papà che si permettono di insultare degli onesti lavoratori, vittime come e più di altri dei tagli del governo? Ma chi sono loro per dare del fascista a chi che sia? In questo modo si riesce, persino, a far passare dalla parte della ragione un governo che di torti, verso la scuola, ne ha infiniti. In questo caso sono persino d’accordo con la Gelmini (la verità non è depositata in uno schieramento, in una parte, la verità, anche per motivi di comodo può persino essere detta dal diavolo). Queste manifestazioni servono soltanto a preservare i privilegi dei baroni universitari. Categoria fra le più indegne (scandali sessuali, ricatti, voti e lauree vedndute e chi più ne ha più ne metta) di questo già indegno paese. Mi spiace io, come Pasolini, non sto dalla parte dei giovinastri che insultano degli onesti lavoratori e che, con la Gelmini e Berlusconi, non hanno niente a che fare, io sto, senza riserve dalla parte delle forze dell’ordine.