VERDE CAMMINA

Sabato 6 e Domenica 7 Ottobre si svolgerà l'EUROBIRDWATCH, il più importante evento europeo dedicato al birdwatching.

L’iniziativa, organizzata dalla LIPU, ha il patrocinio del Ministero Tutela Ambiente Territorio e del Mare, di Federparchi e del Corpo Forestale dello Stato.

La manifestazione, che si svolgerà contemporaneamente in 28 Paesi europei, si terrà in Italia nelle 32 Oasi e Riserve gestite dalla LIPU ed in altre decine di siti naturalistici (parchi, riserve, siti di Rete Natura 2000, aree importanti per gli uccelli “IBA”), fra cui 42 riserve naturali dello Stato gestito dal Corpo Forestale dello Stato.

Eurobirdwatch 2007 ha il patrocinio del Ministero Tutela Ambiente Territorio e del Mare, di Federparchi, l’associazione che riunisce 160 organismi di gestione delle aree protette in Italia, e del Corpo Forestale dello Stato, che partecipa all’evento con numerose riserve naturali che gestisce sul territorio nazionale.

L’EuroBirdwatch, coordinato da BirdLife International, la più grande rete mondiale di associazioni per la tutela della natura e degli uccelli selvatici, prevede il coinvolgimento di tutti i partecipanti che registreranno su apposite schede gli uccelli selvatici avvistati. Tali schede verranno inviate, tramite i coordinatori delle singole escursioni, a BirdLife International per un conteggio complessivo a livello europeo. L’operazione fornirà dettagli sulla migrazione degli uccelli (quanti individui e quali specie solcheranno in quei giorni i cieli d’Europa) e inoltre ci dirà molte cose sullo stato di salute della natura nel nostro Paese, in quanto gli uccelli selvatici sono efficaci e riconosciuti indicatori della qualità dell’ambiente che ci circonda.

Si potrà così ammirare la bellezza degli uccelli selvatici direttamente nel loro ambiente naturale e conoscere da vicino lo straordinario fenomeno della migrazione, che vede milioni di uccelli selvatici lasciare ogni anno in autunno l’Europa diretti verso aree più calde dove passare l’inverno”.

In Italia saranno visibili i migratori in partenza per l’Africa, come il Falco della regina, l’Airone rosso, il Lodolaio e l'Usignolo.

All’EuroBirdwatch del 2006 parteciparono in Europa quasi 50.000 persone, impegnate in 1.200 eventi. Oltre due milioni furono gli uccelli osservati in tutta Europa (appartenenti a oltre 250 specie) di cui 103.000 in Italia (176 specie). Nel solo Delta del Po la LIPU osservò in due giorni 6.000 fenicotteri e oltre 1.400 esemplari di Marangone minore.

Il progetto di reintroduzione della marmotta nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi presentato al Telegiornale

Venerdì scorso, 1 giugno, il telegiornale dI RAI 2 ha dedicato un servizio al progetto di reintroduzione della marmotta nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

Il filmato, dopo alcune riprese aeree del Parco, illustra le fasi di trasporto in quota degli animali, realizzato prima con fuoristrada del Parco e del Corpo Forestale dello Stato, e quindi con il trasporto a spalla degli animali, per raggiungere i luoghi stabiliti per il rilascio. Sono state riprese anche le fasi di rilascio degli animali, condotte nelle aree già colonizzate lo scorso anno dagli animali liberati nella primavera 2006.

Il servizio illustra anche le motivazioni del progetto di reintroduzione, che sono sia di ordine naturalistico, in quanto si restituisce agli ambienti di prateria un elemento fondamentale delle catene alimentari; sia di ordine "turistico", dato che la presenza delle marmotte costituisce certamente un elemento di attrazione in più per i frequentatori del Parco.

Chi non avesse visto il servizio può scaricarlo da Internet grazie al servizio di podcasting della RAI. L'indirizzo internet al quale poter vedere il filmato è: www.rai.tv/mpplaymedia/0,,26411,00.html

La mattina di giovedì 17 maggio sono state rilasciate, nel Golfo di Manfredonia, due tartarughe marine della specie "Caretta caretta". Gli esemplari sono stati ospiti del Centro per il recupero delle tartarughe marine "Tartanet" dell'Oasi Lago Salso, gestito da Legambiente, dove erano arrivati in seguito alla segnalazione di alcuni pescatori che le avevano trovate intrappolate nelle loro reti da pesca. Gli animali, dopo un periodo di degenza necessario per verificarne le buone condizioni di salute, sono state rilasciate con il supporto delle motovedette della Guardia di Finanza di Manfredonia.  

  E' con grande soddisfazione che informiamo tutti voi che dalla scorsa settimana è stato definitivamente scongiurato il rischio di una discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio.

  L'area di Terzigno non accoglierà più una discarica ma verrà sfruttata per accogliere materiale che servirà anche per la riqualificazione dell'area ex Sari. Si avvierà inoltre il recupero, la ricomposizione e la riqualificazione ambientale delle cave presenti all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio, con la possibilità di utilizzo della frazione organica stabilizzata prodotta dal ciclo integrato dei rifiuti. In questo modo potranno anche essere restituite superfici alle coltivazioni tipiche dell'area.

  La decisione è stata presa, grazie alla mediazione di Federparchi e dell'Ente Parco del Vesuvio, nella riunione di giovedì 24 maggio scorso alla presenza del commissario straordinario per l'emergenza rifiuti "Guido Bertolaso", del ministro all'Ambiente "Alfonso Pecoraro Scanio", del responsabile della direzione della Protezione della Natura del Ministero "Aldo Cosentino" e del responsabile della direzione della Qualità della vita "Gianfranco Mascazzini".

  L'impegno preso per Terzigno è fondamentale per garantire il rispetto della natura in quest'area oltre che utile ad orientare le future politiche ambientali nel massimo rispetto delle aree protette italiane.