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Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

se chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo.

 
 

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Macchiavelli e la crisi

Post n°167 pubblicato il 23 Agosto 2010 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

Roma era entrata in crisi e le sanguinose guerre civili del I secolo a.C. consegnavano una Repubblica esausta nelle braccia di Augusto. All'origine della decadenza vi sarebbe stato un irreversibile mutamento dei costumi. Ma mentre i Romani incolpavano della crisi il contatto corruttore con i piaceri e le mollezze dell'Oriente, altri, a partire da Machiavelli, hanno avanzato una tesi diversa: Il tracollo della morale sarebbe stato un effetto della scomparsa della paura. Finchè infatti i Romani erano stati tenuti sotto scacco dalla minaccia di Cartagine, le ricchezze affluite dalle province orientali non avevano avuto nessun effetto sui loro costumi; ma non appena il nemico era stato sconfitto, nessuno si era più preoccupato del bene comune e di colpo non c'era stato più argine al vizio e alla corruzione.
La storia non si ripete mai uguale. Eppure, ventuno anni dopo gli eventi epocali del 1989, la rilettura di Machiavelli obbliga a domandarsi se l'attuale crisi della moralità pubblica, in un tempo di banchieri fraudolenti e di politici da ribalta, non abbia a che fare anche con la fine della minaccia del grande Orso russo. Dobbiamo credere che l'età d'oro del capitalismo - per mezzo secolo capace di conciliare crescita, profitti, benessere generalizzato e mobilità sociale - sia stata solo un risultato imprevisto della Guerra fredda? E che, dissolta l'Urss, quello stesso sistema si sia scoperto incapace di regolarsi da solo, in assenza di una minaccia esterna? È possibile che Machiavelli non avrebbe spiegato molto diversamente la grande crisi economica da cui ancora si cerca affannosamente di uscire. Ma se avesse ragione, sarebbe un pessimo segno: perché in tutta la sua opera l'autore del Principe ripete costantemente che, quanto più gli stati sono corrotti nel profondo, tanto più si dimostrano incapaci di tollerare quella amara terapia che pure, in questi casi, sarebbe indispensabile per rimetterli in sesto.
No, non c'è ragione di essere ottimisti guardando all'Italia timorosa e gaudente di oggi con gli occhi dell'illustre fiorentino. Ma, per fortuna, una delle grandi virtù dell'uomo, che Machiavelli non ha mai smesso di comunicare ai suoi lettori, è la determinazione a lottare e a non darsi per vinti prima del tempo. Politici, economisti e semplici cittadini chiamati a reinventare le regole del capitalismo e della democrazia del XXI secolo sapranno essere virtuosi?

Alberto valsecchi

 
 
 
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CANTICO DELLE CREATURE

 

IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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