OCCHI VERDI A LECCO

L'esecutivo Verde


Dopo cinque anni alla guida dei Verdi in Provincia di Lecco, Alessandro Pozzi, 29 anni, Assessore all’ambiente e alla cultura del Comune di Osnago, lascia la carica di portavoce provinciale del partito nelle mani del lecchese Alberto Valsecchi. Il passaggio di testimone, concordato per dare più spazio all’attività amministrativa comunale, avvenuto nel corso della partecipatissima Assemblea provinciale tenutasi lo scorso mercoledì 21 Febbraio, presso la sede dell’Unione di Lecco, inaugura una nuova stagione del partito ambientalista.“Negli ultimi anni si è assistito ad un effettivo rilancio dei Verdi sul territorio” afferma Alessandro Pozzi “ne sono una prova il considerevole aumento del numero degli iscritti, i riconoscimento dei Verdi lecchesi come “Federazione Provinciale”, l’ottimo risultato elettorale conseguito alle elezioni Provinciali e l’incremento delle attività condotte sul territorio”.Alessandro Pozzi, che nel 2005 era stato candidato alle elezioni regionali conseguendo 620 preferenze (attestandosi al terzo posto nelle liste dei Verdi a livello regionale), cede il testimone al nuovo Presidente, Alberto Valsecchi, 42 anni di Lecco, che è anche Presidente del Consiglio Comunale di Oliveto Lario.Oltre al Presidente, il congresso provinciale ha eletto il nuovo Esecutivo, con alcune conferme e con l’ingresso di numerosi volti nuovi. Il nuovo esecutivo è così composto: Presidente Alberto Valsecchi;Componenti eletti: Elena Parolari, Adelio Perego, Lucia Bolotta, Alessandro Pozzi, Samuele Scognamiglio, Antonio Redaelli, Daniele Tino, Maria Pia Ripamonti;Componenti di diritto: Marco Molgora Assessore Provinciale, Rocco Pugliese Capogruppo Consiglio Provinciale, Erminio Locatelli Consigliere Provinciale. Con l’elezione del nuovo Esecutivo, i Verdi puntano ad un ulteriore rilancio delle attività su base provinciale, dice infatti il neo Presidente:”In particolare per quanto attiene l’aspetto locale, speciale attenzione sarà rivolta a due problemi fondamentali e urgenti da risolvere: quello dello smog e quello della mobilità. Essi sono strettamente correlati e nelle nostre città sono divenuti la priorità assoluta cui trovare positiva e rapida soluzione. Sia per le drammatiche conseguenze, sia per la quantità delle persone coinvolte, oggi lo smog è il principale pericolo pubblico per l’incolumità dei lecchesi, come di tanti altri cittadini del nord Italia. E’ ormai questione di sopravvivenza. Sono gli sterili dati a dirlo. E’ un pericolo che molti, forse la maggioranza, non percepisce in tutta la sua gravità, ma proprio per questo ancor più subdolo e pericoloso. Oltre a rappresentare una gravissima aggressione alla salute dei cittadini e all’ambiente, lo smog ci presenta un conto elevatissimo in termini economici, sociali e personali: vite umane perdute e ore sottratte al lavoro per le malattie connesse. Inoltre, l’attuale situazione della mobilità, sempre più caotica e congestionata, determina anche una notevole diminuzione della disponibilità di tempo libero, di tempo sottratto agli affetti, alla famiglia, alle relazioni sociali. Oltre al tema dell’inquinamento l’azione politica si svilupperà verso l’obiettivo del governo pubblico dell’acqua, dello sviluppo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, della tutela della fauna, del governo del territorio.”