OCCHI VERDI A LECCO

Pago, posso, voglio, comando


“Io pago la tassa di circolazione e non posso circolare” scrive un lettore su “La Provincia” di martedì scorso e chiede che qualche ambientalista gli spieghi perché. Ci provo.Intanto va detto che si tratta di tassa di proprietà e non di circolazione. Infatti si deve pagare il bollo anche per quei veicoli che riposano costantemente nel box fintanto che non vengono demoliti. Ma non ne voglio fare una questione giuridica, per cui facciamo finta che l’obiezione poggi su fondamenti legali. Allora va subito detto che è assolutamente legittimo, anzi doveroso, anche il comportamento di quei sindaci che esercitano la loro autorità adottando provvedimenti volti ad eliminare i pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini (TU 267/2000). L’altra obiezione del lettore è che, come ogni automobilista, ha pagato l’assicurazione per 365 giorni l’anno e, se vogliamo, ogni blocco del traffico è un bel regalo alle compagnie assicurative che hanno comunque incassato anche per quel giorno in cui difficilmente saranno chiamate a risarcire danni.Il punto è che queste obiezioni, legittime o meno, sicuramente comprensibili, sono molto riduttive rispetto la portata del problema che riguarda, innanzi e soprattutto, la tutela della salute pubblica di fronte alla quale il resto va ridimensionato. Gli esperti ci dicono che l'aria sporca delle nostre città causa: tumori, leucemie, malattie cardiovascolari e respiratorie. Che tante morti e tante malattie potrebbero essere evitate se l'aria fosse più pulita. Purtroppo lo smog è un pericolo che molti, forse la maggioranza, non percepisce in tutta la sua gravità, ma proprio per questo ancor più pericoloso.Certo, il blocco parziale del traffico per un solo giorno non risolve il problema, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. L’importante è che non resti un provvedimento spot, non accompagnato da una seria politica fatta di azioni che affrontano il problema in modo strutturale. In ogni caso più consapevolezza e realismo e meno egoismo da parte di tutti possono fare molto. Va recuperata la centralità dell’essere umano in quanto tale e non in quanto: automobilista, trasportatore, consumatore, operatore economico, lobbysta ecc. La salute individuale e pubblica non hanno prezzo, non possono e non devono essere barattata con nulla. Alberto Valsecchi