OCCHI VERDI A LECCO

INQUINAMENTO KILLER


Cresce l'incidenza dei tumori tra i bambini, dell'1,2% a livello europeo rispetto a 10 anni fa, e la colpa è essenzialmente dell'inquinamento ambientale. Tanto che, vari studi hanno evidenziato come l'insorgenza di forme tumorali sia maggiore proprio tra i piccoli che, ad esempio, vivono nelle città in prossimità di garages o stazioni di servizio, dove maggiore è la concentrazione del traffico. A lanciare l'allarme è la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) che oggi ha presentato il primo 'Documento Ambiente, con cui i medici scendono in campo contro il danno ambientale sulla salute. "Sono in aumento - ha spiegato il presidente dell'Associazione medici per l'ambiente Isde-Italia, Roberto Romizzi - soprattutto le leucemie, i tumori renali e quelli cerebrali. Le leucemie sono ad esempio da correlare in primo luogo al danno da benzene e da inquinamento atmosferico da traffico". E c'è un particolare significativo: "Abbiamo visto un aumento di tumori e una crescita del 20-30% delle patologie respiratorie, con un picco anche dei ricoveri - ha sottolineato Romizzi - soprattutto tra i bambini che vivono nelle zone con molto traffico e vicino ai garages o ai distributori di benzina; non a caso le normative più recenti prevedono che le pompe di benzina siano dislocate fuori dai centri abitati". A ciò si aggiungono i danni da inquinamento chimico, per la presenza di sostanze inquinanti nei cibi. Quanto ai tumori cerebrali, la ragione del maggior numero di casi, ha rilevato l'esperto, "è che nel bambino è più facile che quest'organo possa subire delle lesioni da sostanze chimiche, sempre più presenti". Ma l'emergenza-ambiente è estesa anche agli anziani: "Le malattie polmonari e cardiologiche di questa fascia di popolazione sono infatti correlate, per una buona percentuale, proprio a problematiche ambientali. Senza contare - ha concluso Romizzi - il problema delle ondate di calore che, in estate, rappresenta una delle cause dell'aumento dei decessi tra gli over-60".