OCCHI VERDI A LECCO

E l'ordinaria manutenzione?


Egr. Direttore de "La Provincia"La ringraziamo per lo spazio che ha voluto dedicare al costruttivo dibattito sorto (anche per merito del suo giornale) sul progettato intervento portuale, residenziale, alberghiero in località le Caviate. Ha permesso di portare a conoscenza di molti ciò che era dominio di pochi. In questo caso non si può certo dire che la stampa non abbia fatto la sua parte. La invitiamo a mantenere viva l’attenzione sull’argomento. Intanto, nell’attesa di conoscere il parere delle ferrovie e della regione, passeggiamo lungo il lago da le Caviate verso il centro, sino ai giardinetti di Lungolario Cadorna. Qui, nostro malgrado, ci tocca rilevare un altro caso di mala amministrazione: l’insufficiente manutenzione, se non il vero e proprio degrado, in cui versa la riva. In particolare, vi sono franamenti della sponda e rotture dei gabbioni originariamente posti come elementi di contenimento del terrapieno. Le reti metalliche a vista, in parte rotte e a volte svuotate dei sassi, rappresentano situazione di pericolo per chi vi si avvicini o tenti di raggiungere le acque del lago. Soprattutto nelle giornate festive e di bel tempo la zona è molto frequentata: tanti sono i bambini e in generale i visitatori occasionali. Crediamo sia quindi urgente intervenire e eliminare i rischi. Il lancio turistico di un territorio richiede molteplici azioni ben orchestrate tra loro, non ultime quelle inerenti una maggior attenzione ai particolari e all’ordinaria manutenzione. Oltre al turista a beneficiarne sarebbero la città e i suoi abitanti.Alberto Valsecchi e Eugenio Invernizzi