OCCHI VERDI A LECCO

A proposito dei costi della politica


Gentile Direttore,mi è già capitato di intervenire nel merito del tema degli sprechi della politica, compito arduo visto il clima generale in cui la discussione si sta sviluppando.Vorrei sottolineare che partendo dagli “sprechi” ripresi dal libro di Stella “LA CASTA” siamo giunti a parlare dei “costi” della politica, come se fosse la stessa cosa.Il risultato di questa equazione è sotto gli occhi di tutti: ogni costo legato alla rappresentanza istituzionale e politica diventa motivo di scandalo e spesa superflua da tagliare.Per rendere ulteriormente sapido il tutto si ricorre spesso a semplificazioni ed alla classica “media del pollo”: tu mangi 2 polli, io nemmeno uno ma in media ci mangiamo un pollo a testa.Un esempio di questo meccanismo lo possiamo vedere nel caso reale che riporto, relativo al lavoro di una grande giornalista che ammiro ma che non ha saputo resistere alla tentazione della media.Milena Gabanelli nel corso della trasmissione REPORT ha fatto alcune affermazioni, il Consigliere provinciale Erminio Locatelli le ha contestate e lei ha riconosciuto la semplificazione compiuta; il risultato però è che i cittadini lecchesi che hanno visto la trasmissione sono convinti che un Consigliere provinciale riceva effettivamente 600 €. al mese. MILENA GABANELLI IN STUDIO DURANTE “REPORT”Gli stipendi mensili dei consiglieri vanno dai 600 ai 2000 euro al mese, invece quello dei presidenti e assessori vanno dai 3.000 ai 5.000 euro al mese, dipende dal numero di abitanti per provincia. Poi c’è qualche optional.CONSIGLIERE ERMINIO LOCATELLI: e-mail inviata  a Milena GabanelliBuongiorno, ho apprezzato la trasmissione andata in onda ieri sera e condivido le vostre osservazioni sulla utilità dell'istituzione Provincia e principalmente sui costi delle stesse. Intendo però, per una più precisa e corretta informazione comunicarvi il mio "stipendio lordo" percepito a tutto il 2006 (mod. CUD 2007 redditi 2006 parte B punto 1) che è stato di  euro 1.407.58, informo altresì che l'importo del "gettone di presenza"  (per partecipazione al C.P. e partecipazione alle commissioni) che i consiglieri della Provincia di Lecco hanno percepito dal 2004  è di euro 46.48, poi successivamente ridotto del 10% con la finanziaria 2006,  oggi è di euro 41.83. Corretta l'informazione (almeno per la Provincia di Lecco) sugli stipendi degli Assessori e Presidente.Cordialmente. Erminio Locatelli  Gruppo consigliare "VERDI per la pace"RISPOSTA DI MILENA GABANELLI A ERMINIO LOCATELLIMi dispiace per l'imprecisione, ma quando si fanno delle "medie" si sbaglia sempre. Perchè ad esempio i consiglieri siciliani prendono più di 2000 euro.Grazie comunque per l'informazioneCordialmenteMilena GabanelliPer maggior precisione voglio sottolineare che a Lecco gli Assessori provinciali non percepiscono più nemmeno i 3.000 Euro indicati ma 2.700 Euro lordi per 12 mensilità e non hanno auto blu personali, portaborse al seguito ed ulteriori benefits; i nostri redditi sono pubblici e sotto gli occhi di tutti.Oltre a quanto sopra riportato vorrei poi evidenziare che il risultato della campagna in atto, lungi dal ridurre stipendi, benefits e numero di parlamentari e consiglieri regionali, sta semplicemente producendo una proposta di riduzione del numero dei consiglieri comunali e provinciali, cioè del livello di rappresentanza più diretta dei cittadini, meno legata alle decisioni delle segreterie dei partiti e meno costosa. In sostanza verranno semplicemente eliminati dai Consigli i rappresentanti delle formazioni minori ed i cosiddetti cani sciolti.Come nel “Gattopardo” cambiare tutto perché nulla cambi.Personalmente sono favorevolissimo ad eliminare sprechi, costi eccessivi, enti inutili, però facciamolo in modo serio, valutando oggettivamente i fatti ed evitando polveroni, decidendo chi deve tenere aperte le scuole, garantire i trasporti, governare il ciclo idrico, controllare gli impianti industriali e di smaltimento dei rifiuti, progettare le reti infrastrutturali.Anche per quanto riguarda le società partecipate dagli enti pubblici occorre fare una valutazione seria, evitando di fare di tutte le erbe un fascio. Se ci sono società che non funzionano o non servono affrontiamo la questione di petto e senza esitazioni; lo scandalo non può essere l’esistenza di società pubbliche ma la loro eventuale inutilità o inefficienza; la gestione dei rifiuti a Lecco è ben diversa da quella della Campania e qualche ragione ci sarà.Mi auguro che altri politici locali si facciano sentire e rifiutino di essere equiparati a chi approfitta di un ruolo istituzionale per farsi i propri interessi personali, in provincia di Lecco non mi pare proprio di vedere cortei di auto blu eppure,  seguendo la logica della media del pollo, ne dovremmo avere diverse centinaia.Marco Molgora