OCCHI VERDI A LECCO

Ma quale allarmismo!


Solo chi continua a non guardare in faccia la realtà può vedere un ingiustificato allarmismo nel quadro realistico presentato dal Ministro dell'ambiente alla Conferenza sul clima. Una buona iniziativa, che ha affrontato il tema su serie basi scientifiche e proposto soluzioni equilibrate e credibili. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. E mentre il mondo ricco ha risorse e tecnologie per mitigarne gli effetti, quello povero (che non ne è responsabile) ne subisce le conseguenze più devastanti. La questione energetica è centrale. Il ricorso ai combustibili fossili, esauribili e altamente inquinanti, è insostenibile. Eppure le alternative ci sono: dai sistemi di risparmio alle fonti rinnovabili non inquinanti come il sole e il vento. L'ambiente è una chiave di lettura decisiva dell'insostenibilità di una globalizzazione fondata sul dominio dell'economia sulla politica e sull'illusione della crescita illimitata, che produce squilibri e disuguaglianze, uso irresponsabile delle risorse naturali, guerre per il loro accaparramento, disastro ecologico. Che nega speranza di futuro tanto al Sud saccheggiato e oppresso, quanto al Nord avvelenato dai suoi stessi consumi. Tenere insieme ambiente, giustizia economica e sociale, diritti umani è essenziale per ripensare il mondo come spazio di tutti e per tutti, un modello di sviluppo che anteponga la sostenibilità alla crescita, investa su nuove fonti di energia, valorizzi le risorse dei territori e delle comunità. La sfida è anzitutto culturale. Smontare l'idea che la tutela dell'ambiente sia un freno alla libertà e al benessere, capire che è possibile un altro modo di vivere, produrre, consumare. Una società dove la funzione sociale prevalga sul profitto, che promuova i consumi locali e biologici, il riuso e il riciclo, stili di vita sostenibili. Tutto ciò non riguarda solo la sfera privata, ma richiede un pensare e un agire collettivo. In questo senso, se le istituzioni hanno la responsabilità delle scelte strategiche di fondo, all'associazionismo spetta un ruolo fondamentale, come motore di partecipazione e responsabilità civile.