OCCHI VERDI A LECCO

questioni di suolo


Il suolo pubblico per definizione non è privato. Leggo ancora dell’annoso problema dei parcheggi, questa volta a Catello zona piazza Carducci, e mi pare che quello che dovrebbe essere un assunto in realtà è stato capovolto dalla mentalità corrente: il suolo pubblico è di chi vi parcheggia.Infatti, dall’articolo pubblicato si deduce che alcuni cittadini ritengano che il Comune, dando esecuzione al progetto di riqualificazione della piazza antistante la scuola elementare, li “espropri” del suolo (di tutti) da loro abitualmente utilizzato (gratis) per parcheggiare la propria auto: tanto da promuovere una raccolta firme contro il progetto dell’amministrazione. Temo di andare contro corrente, ma la realtà è che il Comune riprende degli spazi per restituirli all’uso più diffuso (incontro, aggregazione, scambio…..) per cui le piazze sono nate, proprio in Italia, secoli fa. Ricordo che quando simile operazione venne fatta per piazza XX  Settembre si registrarono, in maniera proporzionale alla portata del progetto, analoghe levate di scudi. Oggi quell’intervento è uno dei più apprezzati dell’amministrazione Bodega e non certo per la bellezza della “cimiteriale” pavimentazione né tanto mento per l’eleganza della “palificazione” luminosa, quanto per aver restituito la piazza ai lecchesi che qui si trovano, incontrano, soffermano liberi dall’assedio delle autovetture.Voglio semplicemente dire che il problema di dove lasciare le auto in sosta esiste (mediamente in un giorno un’auto sta ferma 22 ore su 24) e va affrontato in collaborazione tra pubblico e privato; tuttavia non si può prescindere dal principio che piazze e strade sono di tutti e non di chi prima le occupa con la propria autovettura. Alberto Valsecchi