OCCHI VERDI A LECCO

Più passi meno pass


Un’altra occasione persa per far bella figura; della serie, fate ciò che dico non fate ciò che faccio. Così sintetizzerei la “brillante” idea dei nostri amministratori comunali di attribuirsi il pass per il centro storico.L’emergenza è soprattutto il traffico: Lecco è stritolata da migliaia di auto. Ma non sono per nulla fiducioso che l’emergenza voglia essere affrontata. D'altronde la situazione è particolarmente aggrovigliata.C’è una amministrazione comunale che, anche su questo fronte, è latente quando addirittura non causa stessa del male.C’è una amministrazione provinciale che stenta a svolgere il ruolo di impulso e coordinamento, prima ragione della sua esistenza.Ci sono i commercianti capricciosi che pestano i piedi perché sia consentito arrivare con l’auto fin “dentro” il negozio.Ci sono tanti cittadini che hanno dimenticato che gli arti inferiori sono il primo e più naturale mezzo di locomozione.Ci sono maree di studenti pigri che prediligono il passaggio di mamma o papà anziché la bici o il bus.E adesso c’è anche la “casta” che, anziché dare l’esempio, si auto-attribuisce il diritto di girare in 4 ruote dove agli altri è vietato. Non contenta, si arrampica sui vetri con giustificazioni penose ai sacrosanti richiami di chi concepisce la politica come servizio e non come accaparramento di privilegi e eccezioni.Temo proprio che in un contesto siffatto ci sarà sempre più ferraglia a girare e polveri da respirare. Ma, a quanto pare, è ciò che quasi tutti preferiscono fare.Una nota positiva per chiudere: grazie e complimenti ai consiglieri comunali che hanno rifiutato il pass.Alberto Valsecchi